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per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
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Lui, se ne è andato all’incirca 10 anni fa. Ma il suo ricordo è ancora vivo. Non potrà mai svanire. Tutt’altro. La sensazione di sentirlo in casa, talvolta è forte, e l’impressione che sia sempre al proprio fianco è indescrivibile.
Siamo sempre stati del parere che parenti ed gli amici, vadano celebrati da vivi. Andare a piangerli, ipocritamente, nel giorno di ognissanti o il giorno dopo, è solo illudersi di aver compiuto il proprio dovere. Questa gentilezza e questo pensiero, perché non vengono messi in pratica prima ?
Durante tutto l’anno, la sua tomba è più o meno in ordine, anche se le solite mani ignote e stolte, hanno rubato tutto quello che c’era da rubare. Ora, i contenitori dei fiori, sono quelli di plastica. Quelli di rame, sono svaniti nel nulla, e dopo essere stati fusi, chissà in quale oggetto rivivranno.
Al cimitero, ci andiamo durante l’anno, quando tra i vialetti incontri solo persone anziane che hanno ormai come unico scopo nella vita, quello di andare a recitare una preghiera sulla sepoltura dei loro cari. Le piccoline, vogliono portare un fiore a quel nonno, che non hanno mai potuto conoscere, ma è come se lo conoscessero da sempre. "E’ quella stellina che brilla su nel cielo più delle altre vero ?" . Ai più piccini, più o meno gli è stato detto così, e loro, con quegli occhioni grandi e spalancati verso il cielo stellato, ci hanno ingenuamente creduto. Talvolta, vogliono ascoltare, prima di addormentarsi, quella favola che parla di lui. Facendo fondo a tutte le risorse, ne inventerete una. Vi basterà un poco di fantasia, ed un briciolo di pazienza, e magicamente per i vostri figli, sarà il racconto più bello e per un attimo quel nonno rivivrà, e loro si addormenteranno.
Il commercio dei crisantemi, dei lumini, delle lampade votive impazzirà. In qui giorni, i cimiteri saranno tutto un rifiorire. Avrete modo di incontrare qualcuno che non vedevate da tempo. Quando sarete vicini poco più di qualche passo, i vostri sguardi s’incroceranno. Scambierete qualche parola, e vi riprometterete d’incontravi in un luogo ed in un’occasione diversa. La Dea Ipocrisia, dall’alto, sorriderà. Lei, come voi, sa benissimo che quell’incontro promesso non avverrà mai.
I primi due giorni di novembre scorreranno via veloci, e da domenica 3 quelle tombe e quei vialetti torneranno nel dimenticatoio. Le promesse da marinaio, di andare a trovare quell’amico incontrato di lì a breve, svaniranno non appena la nave salperà via dal porto.
Quando era in vita, abbiamo gioito in ogni occasione. Ci ha fatto crescere insegnandoci a rispettare prima il prossimo poi noi stessi. Fra noi, ogni litigio, ogni battibecco è finito prima ancora di iniziare. Lui, se n’è andato stringendoci la mano.
Non siate ipocriti. Amateli finché sono tra voi, perché poi diventerà solo e soltanto una triste e mesta ricorrenza.
Luciano Passariello