Secondo una disposizione del Provveditorato alla Pubblica Istruzione di Caserta, il Liceo Classico di Teano non potrà confermare la terza classe per il prossimo anno scolastico. Di conseguenza i 12 alunni attualmente frequentanti la seconda classe, dovranno trovarsi un’altra collocazione. Inizialmente, una prima ipotesi circolata negli ambienti della dirigenza scolastica, si ipotizzava addirittura la chiusura anche di una classe del Liceo Scientifico Scienze Applicate e una classe del Liceo Scientifico Scienze Umane. Successivamente ma per motivazioni ancora da accertare, tutto si è ridimensionato alla sola classe terza del Liceo Classico di Teano. Se questa anticipazione sarà confermata, gli attuali studenti della seconda classe dell’Istituto non potranno più iscriversi all’Ugo Foscolo ma dovranno trovarsi un’altra sede. Quella dei corsi scolastici a Teano sembrano seguire tutti un unico filone: l’imprevedibilità e la provvisorietà. Così capitò con l’Istituto alberghiero più volte dato per trasferito a Vairano, così è capitato con il distretto delle elementari e medie che perse la dirigenza poi recuperata qualche anno dopo.
L’idea di trasferire i propri figli in altri istituti in altre città e precisamente Capua, Sessa A. e Vairano, sta facendo letteralmente andare in bestia soprattutto le mamme. Intanto da notizie di prima mano ci viene riferito che l’Istituto di Capua già fa il doppio turno, mentre quello di Sessa. A. non avendo la piena agibilità si prepara anch’esso al doppio turno. Resterebbe ancora Vairano ma sembra una sede non gradita per difficoltà obiettive.
Le famiglie degli alunni interessati, si sono rivolti al Sindaco Di Benedetto per sensibilizzarlo sul problema e perché si attivasse al fine di scongiurare questa ipotesi. Per dibattere del problema si è svolta qualche giorno fa, un’assemblea con i genitori, il Preside Mesolella, il Sindaco Di Benedetto e l’assessore Tizzano anche per capire se , sull’argomento, sono stati fatti passi avanti nella direzione di scongiurare il taglio della classe. Sembra però, da voci raccolte da alcuni partecipanti all’assemblea, che nessun passo avanti sarebbe stato fatto ma solo una pilatesca dichiarazione del preside il quale avrebbe invitato i presenti ad attendere la decisione ufficiale del Provveditorato e poi eventualmente riaggiornarsi.
Ossia: La politica del rinvio. Ci sarebbero molte osservazioni da fare sulla capacità di effettuare una seria programmazione dei corsi scolastici.Forse gli attuali manager scolastici sono più impegnati a far quadrare il bilancio dell’istituto o a seguire criteri di geopolitica scolastica, invece di preoccuparsi di soddisfare le legittime esigenze delle famiglie.
Ci conforta la notizia che il nostro Sindaco sia stato incaricato di seguire, nell’ambito della sua posizione dirigenziale della Regione, il settore dell’edilizia scolastica. Forse non c’entra nulla con il nostro problema ma certamente potrà esercitare una maggiore pressione nella doppia veste di sindaco e di dirigente regionale.
Chi ha garantito le famiglie degli iscritti alla seconda classe oggi si impegni a scongiurare l’abolizione della terza classe, senza ipotizzare o suggerire cambi di corsi o di istituto. Il caos non fa bene ai mercati figuriamoci nel settore fondamentale che è l’istruzione dei nostri giovani.
Rosa Chirico