Ai più non sarà sfuggita certamente la costituzione del Comitato di Redazione de Il Messaggio. Un Comitato resosi necessario ed indispensabile per dare un senso più organico al ns. Quotidiano on line. Non a caso per chi , bontà sua, ci ha seguito fino ad oggi, avrà avuto modo di leggere parole come analisi del contesto, pianificazione, progettualità; parole secondo nostra modesta esperienza, necessarie ed indispensabili per ogni avventura e/o progetto che si voglia andare a realizzare. Ed in virtù dell’analisi del contesto e, quindi, in virtù di una idea e di una progettazione per realizzarla, ho ritenuto opportuno, in qualità di Direttore da solo qualche mese, cominciare a dare una intelaiatura, un’impalcatura al Giornale stesso. Solo alcuni mesi che mi hanno permesso di smentirmi o eventualmente darmi ragione su questo o quell’indirizzo editoriale. Mesi, peraltro, non proprio i più agevoli per qualsiasi tipo di progettazione.
Tant’è. Internet e le sue innumerevoli potenzialità, inoltre, ha dato l’opportunità ineguagliabile di esprimersi a tutti, a chiunque vuole esternare una sua visione delle cose. Una infinità di “cronisti”, una infinità di “giornalismi” e, proprio per questo, da qui, con Il Messaggio, la necessità di offrire un prodotto più o meno quale punto di riferimento, di appartenenza, nel quale potersi riconoscere o meno evitando quella che potrebbe, a tratti, rivelarsi “una selva oscura” dei social. Dove si realizzano le proprie vacue e illusorie gratificazioni attraverso il numero ricevuto dei “mi piace”. Come l’appellativo di “amicizia” privato di ogni suo più profondo e valido significato. Internet, Facebook sono diventati, quindi, i nuovi virtuali “poggetti”, il nuovo virtuale Corso Vittorio Emanuele, la nuova virtuale Piazza San Francesco, la nuova virtuale Piazza della Vittoria o la nuova virtuale “Fuori la Fontana” o il virtuale “sotto i Platani” o la virtuale “Via Santa Reparata” e via discorrendo, là dove per intere generazioni si è fatto e disfatto effettivamente e realmente il futuro di Teano. Fu durante lo “struscio” o le interminabili “vasche” che si sono ideate, cucite, o rammendate le Amministrazioni locali. Ci si è conosciuti, ci si è corteggiati, ci si è lasciati e poi ripresi. Oggi, quel Corso, quelle Piazze, quei “poggetti” si sono trasferiti perciò in modalità virtuale in un minuscolo rettangolo di plastica luminoso, altrimenti detto cellulare, che non emana empatia, né simpatia, né antipatia. Acefalo e senza anima, che non trasmette sentimenti, afflato. E, allora, Il Messaggio, quale “luogo” di incontro dove poter ideare, progettare, sognare, quella “Città Ideale” da tutti, indistintamente, agognata, rincorsa. Da qui, un Comitato di Redazione, costituito per lo più da giovani teanesi, validi collaboratori del Giornale e, soprattutto, non animati da alcuna etichetta politico/ideologica precostituita. Almeno su queste pagine. Destra o sinistra, o centro, nelle condizioni in cui versa la nostra Teano, e non certamente solo a causa degli ultimi attori della politica locale, non hanno più alcun senso costruttivo. E, proprio per questo, Il Messaggio è aperto e si apre ad ogni forma di collaborazione di quanti volessero, oltre a Facebook, cimentarsi nello scrivere di Teano e per Teano. Il Messaggio, insomma, che diventi una nuova forma di “struscio” ed occasione per dibattere o proporre nuove idee, critiche, annotazioni o considerazioni varie. Al costituito Comitato di Redazione, quindi, l’Augurio di un proficuo lavoro auspicando che possa riuscire, almeno su queste pagine, a riaffollare lo “struscio” che tanto ha animato la nostra Teano.
Pasquale Di Benedetto