Un tempo, la cabina telefonica ed il gettone dal colore rame, erano gli unici modi per contattare un familiare, un amico. I giornali erano solo per pochi, forse anche perché troppo freddi e maledettamente lontani dalla realtà di tutti i giorni. Chi scriveva, non sempre lo faceva come l’obbiettivo della macchina fotografica. Troppo spesso, il fotografo di turno inseriva un "filtro" per falsare quella realtà. Un bel giorno, poi, arrivò internet e le distanze si accorciarono in un baleno. I giornali ebbero una bella botta, e solo in pochi capirono subito che occorreva raddrizzare la rotta. Quelli più lungimiranti, allora, aprirono le loro pagine al mondo digitale, e con non pochi sforzi cominciarono a conquistare una piccola fetta di quella galassia.
Il Messaggio, quello dell’edizione cartacea, fece la sua comparsa all’incirca 15 anni fa, ed in pochi allora ebbero il coraggio di scommettere che quel mensile d’informazione che trattava di argomenti di cronaca, politica, sport ed approfondimenti vari su tutto quanto accadeva a Teano, avrebbe fatto tanta strada. L’intuizione, fu quella di avere tra i veri protagonisti di quel giornale, i propri lettori. Era l’11 maggio 2009, quanto veniva presentato su internet, il sito del giornale. Oggi come allora, più che mai, abbiamo buoni motivi per ritenere geniale quell’intuizione.
Più volte, durante gli incontri in redazione, ci si è chiesti cosa succederebbe se d’emblée tutto sparisse all’improvviso. Se entrando nelle rivendite di giornali, alla richiesta "E’ uscito il Messaggio?", l’edicolante mestamente rispondesse agli avventori di turno, "No! Questo mese non esce, e forse neanche il prossimo!". E, quale sarebbe la faccia dei lettori nello scoprire che, dopo aver digitato www.ilmessaggioteano.it o aver richiamato l’indirizzo dai propri preferiti, invece di trovarsi sul proprio schermo la pagina iniziale de Il Messaggio con i vari articoli, si ritrovasse dinanzi ad una malinconico comunicato, su uno sfondo dai colori spenti, del tipo:"la pubblicazione degli articoli è sospesa". Qualcuno sicuramente ne sarà contento!
Con la stessa intuizione di allora ed aggiungendo un pizzico di incoscienza, nel frattempo su Facebook, è nato il Gruppo del Messaggio. Anche qui i protagonisti, sono i suoi aderenti che si impegnano a rispettare le regole della socializzazione aperta al confronto delle idee, ma sempre con linguaggio appropriato, pena: l’esclusione. Chiunque può iscriversi. Ad ottobre dello scorso anno, il gruppo ha superato la soglia dei 1000 membri. Ad oggi, se ne sono aggiunti altri 140, e la sua dimensione è in continua crescita. Chicchessia, può aprire un dibattito, pubblicare foto, commentare argomenti di ogni tipo.
L’ultima trovata, è stato il lancio di un gioco semplice, che però è diventato presto il passatempo preferito:l’oggetto misterioso. Una foto di un oggetto, alterata ad arte. Un indizio di partenza e via al gioco. Ognuno propone la sua soluzione. Si formano delle vere e proprie squadre per tentare di risolvere quel rompicapo e vincere il premio messo in palio. Lo spirito è quello del gioco, talvolta goliardico. Si tenta in tutti i modi di trovare la soluzione, e come ogni gioco, quando questa arriva tutti restano a bocca aperta per non aver indovinato. Tutti, tranne lui, quello che riuscendo a mettere in fila ed in ordine tutti gli indizi, è riuscito a dare la risposta esatta. Come ogni gioco che si rispetti, si procede poi alla premiazione con foto di rito.
Oltre al gioco, c’è chi fa sul serio e divulga cultura. C’è chi propone foto incantevoli della Teano di allora e di quella di oggi. Chi si lancia in "sfottò" calcistici. Chi segnala problemi, disservizi, soprusi. Principalmente la sera, dopo cena, ma anche durante tutto l’arco della giornata, i " post" (messaggi testuali eventualmente con foto allegate) rimbalzano da una parte all’altra della città e non solo. Spesso arrivano da ogni parte d’Italia e talvolta dall’estero. Grazie alla tecnologia che nel frattempo ha fatto passi da gigante, la comunità virtuale si allarga e si espande rapidamente, con ogni partecipante che comunica comodamente seduto davanti al proprio pc o da qualsiasi altro posto, grazie al proprio dispositivo multimediale (tablet, smartphone).
Sarebbe bello poter riunire tutta la comunità virtuale in una grande festa reale per le vie della città. Chissà, forse la prossima genialata, sarà proprio questa? Chissà !
Luciano Passariello