Con un congresso che non è stato un vero e proprio congresso, almeno nel senso classico che normalmente si da a questo esercizio di democrazia interna ai partiti, il Partito Democratico ha mostrato almeno di esserci, di volere mantenere la struttura di partito, di non abbandonarsi a spinte personalistiche e convogliare in un unico organismo, le responsabilità di interpretare le esigenze di una collettività, di recepirle e trasformarle in soluzioni.
Questo almeno sulla carta, nel senso che saranno poi i fatti e le circostanze a confermare o smentire quello che solitamente si sente dire alla vigilia e nelle prime dichiarazioni del dopo congresso.
Dunque Pierluigi Landolfi, un giovane che da qualche tempo frequenta gli ambienti politici del suo partito, soprattutto l’entourage dell’onorevole Pina Picierno, molto meno i consigli comunali che forse potrebbero fornirgli qualche informazione utile ed anche un pizzico di formazione sulle cose concrete. E’ stato inviato un garante a presiedere il congresso, l’ex Sindaco di Roccamonfina Federico Feole che ha presieduto i lavori, durante i quali si sono registrati numerosi interventi da parte di alcuni personaggi storici della politica locale quali Raffaele Picierno, Carlo Giorgio, Bruno Ruggiero, Salvatore Vigliano e la giovane deputata Pina Picierno. Lo stesso Landolfi ha voluto far sentire la sua voce anche per legittimare quello che sarebbe accaduto da lì a poco.
Di norma in questi congressi ci sono almeno due candidati che si contendono la segreteria e con essi una lista di componenti il direttivo di sezione. Questa volta si è registrata una candidatura unica proposta all’assemblea dal “vecchio” Sebastiano Chece che, in mancanza di alternativa, non ha potuto fare altro che approvarla. Si può forse affermare che questa segreteria è una creatura dell’Onorevole Pina Picierno e del padre Pasquale, con cui hanno lealmente collaborato, nel corso di questi ultimi anni, proprio gli stessi Pierluigi Landolfi e Sebastiano Chece, amico di famiglia e grande cerimoniere. Questo non deve comunque trarre in inganno, l’elezione per acclamazione non significa automaticamente la completa condivisione del nome e del direttivo ma, in questo momento le altre posizioni non avevano la forza per imporsi o la convenienza per esporsi ed allora, demo cristianamente hanno deciso di soprassedere, perché, alla vigilia, le voci di dissenso non facevano prevedere una soluzione per acclamazione.
“La lista dei venti componenti il Direttivo l’ho compilata io dopo la mia elezione a segretario e l’assemblea l’ha approvata” ci tiene Landolfi ha sottolineare la paternità della scelta dei nomi e dunque a lanciare un messaggio di chiarezza sulla sua intenzione di essere non un segretario di facciata ma di sostanza.” La mia sarà una segreteria di ascolto, nel senso che ascolterò tutti ma, un attimo dopo le decisioni le assumerò io e mie saranno le responsabilità” così conclude Landolfi la sua breve intervista, riservandosi di farci conoscere in seguito i punti salienti della sua attività politica.
Il direttivo guidato dal nuovo segretario Pierluigi Landolfi è composto da:
Valerio De Fusco, Isidoro Izzo, Enrico Aletto, Giuseppe Esposito, Tramontano Luca, Izzo Mariella, D’angelo Katia, Buonpane Fabrizio, Vigliano Fulvia, Nicola Palmiero, Raffaele Picierno, Chece Sebastiano, Martino Amendola, Vigliano Salvatore, Fascitiello Antonio, Del Duca Pasquale, Palumbo Antimo, Pasquale Picierno, D’andrea Alfredo, Carlo De Monaco,
Un direttivo i cui primi dieci nominativi provengono dal settore giovani mentre tra i senior c’è solo il sindaco Picierno in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Ma ci sarà ancora di cammentare su questo argomento e lo faremo.
Figueras