Il Consiglio comunale di ieri sera si è svolto in un clima surreale e si è concluso molto miseramente con il Presidente del Consiglio che non riuscendo a bloccare l’oratorio di Ciro Balbo, abbandona provvisoriamente il suo posto per farvi subito ritorno. Qualche minuto dopo è il turno del consigliere Bruno Ruggiero che prima denuncia di aver appreso una “notizia criminis” e poi sbraita contro la prepotenza oratoria di Ciro Balbo che non si decide ad accettare l’ordine del presidente del Consiglio di tacere. Uno alla volta, chi sbraitando e chi silenziosamente tutti gli uomini della maggioranza lasciano la sala consiliare e fanno mancare il numero legale. Consiglio sospeso.
Ma cosa era successo per arrivare a questo punto? A nostro avviso, il protagonista principale, l’involontario ispiratore di questa bagarre è stato il vicesindaco Gianpaolo D’Aiello che nella qualità di Capo Gruppo della maggioranza aveva preso la parola per rispondere ad una interrogazione del consigliere Corbisiero , in merito alla nota vicenda del cittadino che, per aver chiesto di imbiancare e intonacare la propria casa, si è visto richiedere dall’UTC oltre 19 documenti, tra l’altro non dovuti perché la tipologia dei lavori non lo richiedeva.
La discussione ha solo sfiorato il merito della questione, perché lo sforzo principale del D’Aiello è stato quello di dimostrare che tutta la responsabilità di amplificare un problema inesistente era da attribuirsi a Adolfo Menicacci, individuato dal relatore di maggioranza quale titolare della pratica di tinteggiamento. Da una verifica fatta dal D’Aiello aveva scoperto che agli atti non risultava alcun Menicacci e che dunque il giornale, il nostro giornale tanto per intenderci, aveva volontariamente o involontariamente montato un caso che non esisteva. Interveniva a questo punto il consigliere Emiddio Scoglio il quale, dopo aver premesso stima e rispetto per il direttore del giornale, presente tra il pubblico, pone un inquietante interrogativo. Ma se Menicacci non esiste, allora è tutta una montatura e dunque, il giornale avrebbe scritto il falso.
Prova a chiarire Corbisiero che nell’articolo c’è indicato un numero di pratica e di protocollo, dunque esiste e che della pratica ne aveva discusso con D’Aiello presso l’ufficio Tecnico e in quella sede qualcuno dello stesso ufficio avrebbe osservato che, a monte c’erano degli abusi edilizi e che forse avrebbero dovuto addirittura ordinarne l’abbattimento, altro che imbiancare. I toni della discussione in consiglio si alterano parecchio ma tutti indirizzati a stigmatizzare la vicenda Menicacci, guidati magistralmente dal grande imbonitore D’Aiello che era riuscito a trasferire l’attenzione su di un falso problema, convincendo l’intero consiglio che si stava parlando di una persona inesistente e dunque scagionando gli uffici da ogni responsabilità.
Ma prima di andare avanti chiariamo ai nostri lettori che Adolfo Menicacci è un cittadino (di cui il Direttore del giornale conosce le generalità e se ne assume tutte le responsabilità, in ogni sede) che ha solo segnalato il fatto al giornale con una lettera e con la ristrutturazione non c’entra un tubo. Alleghiamo per chiarezza e completezza di informazione, l’articolo che ha fatto esplodere la bagarre e il lettore avrà modo di chiarirsi le idee di come si possano mischiare le carte in tavola, come si fa con il gioco delle tre carte, riuscito molto bene al capo gruppo D’Aiello trascinando l’intero consiglio in una bolgia inconcepibile.
Suggestionati dalle ipotesi formulate dal D’Aiello e preoccupato per aver ascoltato situazioni a lui non poco chiare accadute presso l’UTC, esplode l’ira del consigliere Bruno Ruggiero il quale denuncia che nella discussione è emersa una “notizia criminis” che va assolutamente denunciata. In tutto questo baccano tenta di prendere la parola il consigliere Ciro Balbo ma il Presidente Zarone non gliela concede, ritenendo esaurito l’argomento con gli interventi che si sono succeduti. Balbo non ci sta, sono intervenuti tutti e non si spiega perché a lui non è consentito parlare e continua nel suo intervento accusando la maggioranza che non ha colore politico, un pasticcio senza fine, come quello della nomina degli scrutatori. L’insofferenza verso questo intervento sale a dismisura fino a che lo stesso presidente Zarone, inopportunamente abbandona il banco della presidenza per protesta contro Balbo ma poi ci ripensa convinto da qualche consigliere di minoranza. La bufera continua, esce Ruggiero urlando che così non si può andare avanti, lo segue Giorgio e poi Picierno, De Monaco, Palmiero, Pinelli e tutta la maggioranza.
Cade il numero legale e la seduta viene sospesa. Una brutta pagina per il nostro Consiglio Comunale con un protagonista in assoluto: il vicesindaco, assessore, capo gruppo, avvocato Gianpaolo D’Aiello.
Antonio Guttoriello
Voleva solo fare qualche ritocco ed una tinteggiata, interni alla propria abitazione. Provate a leggere per vedere cosa gli hanno chiesto all’Uffico Tecnico Comunale. Te lo do io l’intonaco! |
Senza volerne anticipare il contenuto, premettiamo che trattasi della denuncia di una situazione a dir poco paradossale e della quale, sembra, nessuno ritiene di farsi carico, neanche coloro che per mandato popolare avrebbero l’obbligo di controllo dell’attività dei singoli uffici. La vicenda si svolge nell’ambito degli Uffici Tecnici Comunali mentre quasi l’intera attività edile del comune, è ferma proprio in conseguenza di comportamenti che sono ancora alla base di procedure di valutazioni giudiziarie. Preg.mo Direttore de "Il Messaggio" sono un assiduo lettore del giornale da Lei diretto con grande professionalità, e da quando sono stato posto in congedo dal Ministero dei LL.PP.(quale tecnico diplomato) mi dedico ad una mia vecchia passione trasmessami dalla famiglia e che mi vede spesso fra la gente. Approfitto della disponibilità di spazio offerto nelle sue rubriche, per segnalare ai lettori uno dei tanti episodi vessatori, cui è costretta da molto tempo la comunità di Teano ad opera dell’Ufficio Tecnico Comunale. Ho raccolto involontariamente lo sfogo dell’amico di un mio conoscente a cui è venuta l’infelice idea di dare una sistematina alla sua modesta abitazione. Per ciò, ha incaricato il suo tecnico di fiducia per comunicare al Comune la necessità di rifare gli intonaci interni,la pavimentazione ed i rivestimenti, tutte opere necessarie a rendere decorosa la sua dimora (e tutte classificate di manutenzione ordinaria). Anche i più piccoli sanno che queste opere non hanno bisogno di titolo autorizzativo (in questi casi si tratta di edilizia libera) ma solo di una semplice comunicazione, trasmessa anche solo dal proprietario ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. 380/2001, con indicazione del giorno di inizio dei lavori e la necessità di produrre un unico indispensabile documento il DURC (documento unico di contribuzione) che serve a certificare la regolarità contributiva dell’impresa designata ad eseguire le opere. Ebbene, i solerti controllori dell’U.T.C. Geom. Izzo Tullio Responsabile del Procedimento e l’ Ing. Fulvio Russo Coordinatore Responsabile UTC, approfittando di un refuso da parte del tecnico che ha prodotto l’istanza ai sensi della L. 122/2010 e non come dovuto ai sensi dell’art. 6 DPR 380/01 hanno immediatamente ordinato con risposta prot. 1184/2011 al malcapitato di non dare corso ad alcuna attività lavorativa, richiedendo una serie di elaborati (di seguito descritti) non dovuti per l’esiguità e la tipologia delle opere a farsi. La risposta è la seguente: In riferimento alla richiesta del……si è riscontrato che la pratica manca dei seguenti documenti: 1) Domanda in bollo… 2) Progetto delle opere da realizzare: Relazione ed elaborati grafici di rilievo e di progetto; Rilievo fotografico a colori dell’area di pertinenza… 3) Ricevuta pagamento spese istruttoria……€ 50 4) D.U.R.C. 5) Stralcio del foglio catastale con le particelle 6) Planimetria scala 1:500 con indicazione dell’opera,distanze dai confini,fabbricati,strade,indicazione area di parcheggio, ed indicazione accesso da eventuali strade Com.li Prov.li o Statali 7) Stralcio del Programma di Fabbricazione con ubicazione dell’opera…… 8) Titolo di proprietà 9) Copia originale della concessione edilizia … 10) Dichiarazione di proprietà circa la posizione urbanistica…….. legge 47/985… 11) Copia eventuale condono edilizio con relativa concessione in sanatoria 12) Nulla osta del condominio…… 13) Stralcio carta dei vincoli……; Tav 4 del PRG e tavola Vincoli art.12 lettera c) del D.Lgs 157/06 ( abbiamo il PRG ? EVVIVA) 14) Ricevuta pagamento € 51,65 presso Economato 15) Dichiarazione di responsabilità da esibire all’UTC, al Comando VV.UU. all’Uff. Ecologia da parte della ditta appaltatrice o Direzione Lavori con la presumibile quantità di rifiuti da produrre…… 16) Rilievo fotografico per interventi su edifici esistenti 17) Visto sanitario (oneroso) 18) A fine lavori dichiarazione di collaudo con fotocopia di denuncia di accatastamento…. 19) Compilazione del modello per l’ufficio delle entrate…… In attesa di quanto sopra si invita la S.V. a non dare inizio ad alcun lavoro. F.to Il Responsabile del Procedimento Il Coordin. Respons. UTC Si, avete letto bene, ben 19 richieste inutili ( tranne il DURC), ma utili a scoraggiare chiunque decidesse di fare anche il più piccolo dei lavori senza pagar gabella (nel senso del fastidio). Mi domando se per Il Centro Commerciale sono stati richiesti tutti questi elaborati ? Anche in un paese del terzo mondo sarebbe bastato correggere l’innocente errore di citazione della legge nella richiesta formulata (che nessuna modifica avrebbe prodotto nei contenuti), ma comunicando semplicemente al richiedente che avrebbe potuto dare tranquillamente corso ai lavori, purchè nel rispetto delle norme vigenti. Ma c’è qualcuno che controlla questi controllori? Sono autorizzati questi signori ad utilizzare un metodo così repressivo con il solo fine di impoverire ancor di più la già tanto vilipesa popolazione? Che cosa sta facendo la Consulta dei Tecnici Teanesi “Evoluzione” in merito ? Che cosa pensano le opposizioni e come pensano di reagire a tanta arroganza? E che fanno gli Amministratori, sono ostaggio anche loro di questi squallidi personaggi? Non voglio incitare la cittadinanza ad una rivoluzione per un pò di intonaco ed un pavimento (me ne guarderei bene, e poi il popolo Teanese non è quello Libico), ma quando il nostro Sommo prima o poi cadrà che fine farà questo UTC con tutti i suoi seguaci? Chi pagherà tutti i danni prodotti in questi anni? Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrete riservare alla presente e invio cordiali saluti. Adolfo Menicacci |