Caro Direttore,
ho letto l’articolo che ci ha informato sull’avvenuta nomina degli scrutatori per il referendum che si terrà il 12 e il 13 giugno prossimo. L’articolo è risultato molto preciso nell’elencare le generalità dei nominati e i nomi della commissione elettorale composta dal Sindaco Ing. Raffaele Picierno, dall’As. Sandro Pinelli , dal Consigliere Comunale Paride Compagnone e dal Consigliere Comunale di minoranza Fabiano Cirelli. Non sono state descritte, però, le modalità della scelta degli scrutatori che come testualmente indicato nell’articolo “…al momento non ci è dato conoscere i criteri seguiti per la individuazione dei fortunati prescelti, tra quanti ne hanno fatto domanda,…”. Ritengo fondamentale indicare che la modalità di scelta è stata la nomina diretta da parte dei componenti della commissione, come si evince dal verbale della Commissione Elettorale. In qualità di cittadino mi sono documentato ed ho riscontrato che, come previsto dalla normativa vigente in materia, la scelta degli scrutatori può avvenire per nomina , per sorteggio o per votazione. Come ho appreso dal verbale il presidente e l’assessore, componenti della commissione stessa, hanno dichiarato, invece, che la modalità prevista fosse esclusivamente la nomina, contraddicendo la norma in vigore. Tale gravissima e non veritiera affermazione ha comportato, a mio parere, una grave disparità tra i concorrenti alla carica di scrutatore. L’albo dei candidati , tra i quali la commissione ha effettuato la sua scelta, è composto da ben 1.730 persone , mentre i nominati sono 63, mi domando quale qualità abbia favorito i prescelti. Mi auguro che la mia domanda, forse vicina anche alla vostra, non resti senza risposta.
Pasquale Pino
Sono spiacente, caro Generale,
ancora oggi non siamo in grado di aggiornarla sui criteri che hanno determinato la scelta dei 63 fortunati scrutatori, su di una lista lunga ben 1730 persone, come lei stesso ci ha indicato.
Quello della nomina degli scrutatori, dopo l’entrata in vigore della nuova normativa, è un problema che si ripropone ogni qualvolta si presenta una consultazione elettorale. La maggioranza non intende rinunciare alla quota dei tre quarti e l’opposizione, in un primo momento battagliera sull’argomento oggi, ci risulta che, dopo un timido tentativo di far passare il sorteggio o la valutazione delle capacità individuali (non ci spiegano chi avrebbe poi dovuto verificarle queste qualità) si sono adeguati ed hanno presentato una lista di 16 nominativi, addirittura per alcuni con la indicazione anche del seggio di destinazione. Ci viene riferito che per il calcolo delle quote ci si era accordati di assegnare due scrutatori per ogni consigliere e si arriva a 42 la differenza 21 l’avrebbe gestita la commissione, in proporzione 1 a 4.
Lei contesta anche il fatto che tra il sindaco, l’assessore e la Segretaria Comunale abbiano affermato a verbale che l’indicazione degli scrutatori possono essere fatte solo attraverso la nomina e non anche per sorteggio o votazione, cosa invece possibile in presenza di una diversa intesa dell’intero consiglio comunale. Ma questa contestazione avrebbe dovuto farla e chiederne la verbalizzazione il rappresentante della minoranza presente in commissione.
Lei mi chiede infine di conoscere quali qualità abbiano favorito i 63 prescelti sul resto dei candidati, potrei tranquillamente affermare, senza alcuna conoscenza diretta, ma per analisi dei precedenti, che un requisito prioritario certamente non è stato utilizzato: il bisogno.
Antonio Guttoriello