…derivazione latina dal pensiero aristotelico espresso nell’ “Etica Nicomachea” sta ad indicare, per vivere saggiamente, di ricercare sempre, in ogni situazione, l’equilibrio, la moderazione e la giusta misura, evitando di assumere posizioni estreme, gli eccessi e le esagerazioni. Concetto ripreso dal grande Orazio, poeta a mio parere modernissimo, nella frase di più ampio respiro “…est modus in rebus sunt certi denique fines quos ultra citraque nequit consistere rectum”: esiste nelle cose una (naturale, mi permetterei di aggiungere io) misura e dei confini determinati al di là o al di qua dei quali non può esistere il giusto”.
Insegnamento universale universalmente sempre dimenticato!
Specie nel campo della politica, che invece dovrebbe farne il suo baluardo.
Inizia all’ora il “tiro al piccione”, esecrando sport(?) vietato solo a metà degli anni ’60, contro chi politicamente, e non solo, la pensa diversamente da noi e, peggio, mettendo nel calderone anche le eventuali cose buone da lui realizzate.
Più o meno quanto si sta realizzando contro l’attuale Amministrazione locale, della quale non prendo affatto le difese per parecchi aspetti, ma per onestà intellettuale non posso non apprezzare alcune iniziative. (in medio stat virtus).
Non è infatti possibile negare che sia finalmente iniziato un lento ma progressivo “Restyling” del paese (Dio mi perdoni l’odiato inglesismo), dal rifacimento di fondi stradali da terzo mondo alla sistemazione dei parcheggi cittadini, ed alla presenza di Vigili Urbani più che mai attivi nel far rispettare le regole.
Tanto premesso, non posso che associarmi alla condanna per la modalità di comportamento circa l’affidamento di lavori da essa attuato finora, come evidenziato dal Segretario Generale, Dott. Pietropaolo, e ripreso e approfondito dalla nostra testata e da quella di “Teano c’è “.
Per restare fedeli al titolo su riportato e dimostrarne ragionevolmente la devianza della citata amministrazione dovremmo però, anche prescindendo dal contesto locale, cercare “i confini determinati al di là o al di qua dei quali non può esistere il giusto”.
A tal proposito devo riportarmi ad una mia pubblicazione degli anni ’80, della cui esistenza mi ha ricordato di recente l’amico Elio Zanni, colonna portante dell’Informazione locale.
La cosa richiederà un poco di spazio in più a quello che solitamente mi concedo per evitare di tediare il lettore e cercherò di dividerla in più momenti.
A risentirci tra qualche giorno.
Claudio Gliottone