Chi leggendo il post di Arianna De Pari, pubblicato domenica 22 novembre sulla propria bacheca Facebook, non si è sentito ricoperto da un mantello di nostalgia per quei momenti di spensieratezza miscelati a crescita. Arianna scrive “quando gli assemblamenti erano belli”; come darle torto. Erano le elezioni del forum dei giovani 2014, “ATTIVAMENTI” VS “WE CARE”. Erano mesi di guerra fatte con le pistole di carta, come si fa da bambini. Si crede in un qualche cosa e si lotta; un po’ si ci azzuffa, un po’ ci si strattona e un po’ ci si canzona. Ci sarà il vincitore sorridente, il vinto un po’ storpiato; ma nessuno mai muore. l’obiettivo era Teano, per tutti, e per tutti alla fine fu festa; proprio come si fa da bambini. Avrei proprio voluto scambiare con Arianna un abbraccio, di quelli belli, prima di farle quest’intervista. Ma ci siamo accontentate di una lunga chiacchierata al telefono, che so di certo che non mente sulla sua voce un po’ emozionata ma determinata. Ci accontentiamo della poltrona di casa anziché della panchina di ferro della “Piazzetta”, ma comunque, con un buon caffè tra le mani. Due chiacchiere, quindi, con Arianna de Pari, classe 88, avvocato, ex coordinatrice del forum con la lista” Attivamenti”:
- Sono trascorsi 6 anni da quando un gruppo di ragazzi, calcando gli spalti della famosa piazzetta “Abenavolo”, si abbracciarono pronti per dare un peso specifico alle proprie idee, per riprendersi con ogni mezzo disponibile il loro futuro; prima statico, altrimenti vuoto. Tu eri tra quelli, tra quelli che più ha deciso di crederci, esponendoti così in prima persona. Cosa ti spinse a candidarti come coordinatrice? Quanti progetti hai visto realizzarsi, quali infrangersi? Quanto “Forum” ancora ci vedi nei giovani della tua città?
“Una domanda: mille emozioni. Innanzitutto ti ringrazio per avermi ricatapultato a quegli anni di cui conservo un ricordo bellissimo. In realtà una risposta precisa non c’è. Era da anni che il Forum a Teano non veniva più costituito, furono mesi di fermento, di confronto, di incontri e a volte anche scontri. Non ci fu una ragione in particolare che mi spinse a candidarmi, mi sentivo un po’ responsabile della formazione di un gruppo e credevo fosse giusto accompagnarlo in prima persona in quella nuova esperienza. Ho visto progetti realizzarsi e concludersi, altri avviarsi con l’aspettativa, infranta, che venissero continuati. Ad ogni ostacolo abbiamo provato a proporre alternative. Non ci sono stati <<sogni infranti>>, li definirei più necessari adeguamenti. Spero che il distacco a cui ci ha costretto questa pandemia riesca a far ritrovare la voglia ad ognuno di riavvicinarsi alla nostra città.
- Lungo tutto il vostro mandato, siete stati più volti coniati come “Forum filo partitico”, un Forum di colore. Quanto ti è pesato questo appellativo? Perché e quanto divario si è creato tra la politica e i giovani, o meglio, tra i partiti e i giovani? Cosa può fare la politica in tal senso?
“Credo sia pesato di più a chi ha tentato tante volte di dargli un colore per non esserci riuscito. La politica, nel senso etimologico della parola, è tutto. È capire in che modo si è cittadini attivi, come contribuire a rendere migliore il posto in cui si vive, come migliorare sé stessi per migliorare quello che ci circonda. La politica dovrebbe tornare a fare questo. Insegnare la buona politica: formare. L’inadeguatezza di tanti, sia a livello locale che nazionale, la dice lunga su quanto la politica, nel senso di voto = scranno, rappresenti oggi.”
- Sono stati 2 anni costellati da varie e numerose iniziative. Teano respirava i suoi giovani e i giovani vestivano di colori Teano. Un trend immediatamente positivo che va poi appiattendosi con la successiva squadra forum “WAKE UP; leggermente sotto tono rispetto alle aspettative. Quanto c’entra la squadra? Quanto c’entra il cambio di amministrazione? Quanto l’impegno?
“C’è da dire che gli anni del Forum 2014-2016 hanno visto contrapposti due gruppi e questo ha sicuramente alimentato unavivacità continua. Come ha scritto un carissimo amico sotto al post su fb: “siete stati e rimarrete la dimostrazione del fatto che è decisamente preferibile una litigiosità costruttiva piuttosto che un pacifico nulla”. Io sono stata fortunata ad avere una squadra presente, attiva e imprevedibile. Non è stato tutto solo rose e fiori, abbiamo avuto opinioni discordanti, momenti di tensione, ma siamo tornati sempre uno accanto all’altro uniti dall’amicizia e dalla stima che ci hanno fatto cantare insieme <<E’ il mio paese e io ci sto>>. L’amministrazione ha rappresentato per noi un interlocutore privilegiato. Da questa abbiamo dato e preteso tanto, soprattutto attenzione, la cui mancanza, qualche volta, ha provocato anche attrito. Il Forum non può e non deve essere una sua costola.”
- È Kamala Harris eletta come la nuova vicepresidente degli Stati Uniti di America. Un’altra donna a ricoprire un ruolo di spicco. Un’altra donna che si aggiunge alla lista di quelle “toste”, di quelle che sopravvivono in un mondo come quello della politica, ancora tendenzialmente maschilista. Nel tuo ruolo di coordinatrice quanta disparità hai vinto? Quanta diversità di trattamento hai subito? Cosa consiglieresti alle giovani donne che vorrebbero ricoprire ruoli politici di primo piano?
“Ti ringrazio per il paragone con le donne <<toste>>, forse un paragone troppo azzardato quello con Kamala Harris, direi più un esempio per me. Io ho rappresentato un gruppo di tosti ma – non me ne vogliano i maschietti – tu, Giuliana, Giuseppina, Cinzia, Stefania, Giorgia, siete state le mie spalle, insieme a tutte quelle donne che vedi nell’immagine che accompagna queste righe. Quando in tanti vedono in te il mezzo con cui far sentire la propria voce senti che devi a loro l’impegno a fare del tuo meglio. Probabilmente ho vinto disparità e subito diversità di trattamento, ma ad oggi ringrazio quelle persone perché mi hanno dato la spinta per fare meglio. Non sento di poter dare consigli, ne cerco ancora io tanti, posso dire di credere sempre che c’è una Kamala Harris inognuna di noi.”
- Questa pandemia ci ha congelato, atrofizzato. Incastonati tra le mura di casa, tra le nostre paure e speranze attese. Ingrigiti e con pochi sogni intorno. Ecco, in questo quadro: cosa ti fa luce? Cosa sogna Arianna de Pari, donna, avvocato, ex coordinatrice del forum per la sua città? Si rimetterebbe di nuovo in gioco in prima linea?
“Sogniamo tutti di tornare alla normalità: di tornare ad abbracciarci, ad incontrarci, a vivere le nostre piazze. Sogno che tutto questo torni presto e sogno che Teano, più che mai, esca dal grigiore in cui è stata avvolta. Le prime linee evocano guerre, io sogno la pace.”
- E richiamando i bei mesi della campagna elettorale; vogliamo un bel messaggio di speranza per i giovani di Teano, ma soprattutto: Teano, di quanto forum ha bisogno?
“Riprendo l’incipit del primo evento realizzato dal Forum, nel freddo Capodanno, diventato Epifania, del 2014: <<Il forum che vorrei è fatto di mani che costruiscono, è fatto di voci che rompono il silenzio, di sorrisi che uniscono e guariscono. Il forum che vorrei è fatto di notti insonni, di sfide contro il meteo e corse contro il tempo. Il forum che vorrei è grinta e volontà. E’ un mezzo di riscatto, è un luogo di confronto, è un laboratorio di esperienze. Il forum che vorrei può essere tutto ciò con voi.>>
Ilaria Esposito