NAPOLI – Corso Umberto a Napoli congiunge la stazione centrale al centro storico. Nel primo tratto, quello piu vicino a piazza Garibaldi, ci sono venditori abusivi, mercatini della contraffazione, ambulanti di ogni risma e poi loro: gli artisti della truffa per strada. In principio fu il tavolino con il gioco delle tre carte, poi vennero i bicchierini con il pallino bianco, la sceneggiata del mattone al posto dello stereo per la macchina e i calchi di gesso al posto delle macchine fotografiche all’ultimo grido. In tempi di «applemania» non potevano mancare iPhone, iPad e mini iPad. La strategia è cambiata ma il risultato è sempre lo stesso. Stavolta finisce che il giocattolo tecnologico te lo porti a casa per davvero salvo scoprire che è il frutto di una colossale truffa alle finanziarie, quelle che consentono i pagamenti rateali.
«L’AFFARE» – «Una sola rata e poi non lo paghiamo più ci svela il tizio che per strada mostra le bellezze dell’ultimo iPhone 5. Ce lo lascia prendere, si connette a internet, chiama e ci fa chiamare, gira qualche video, scatta foto, si collega all’Apple Store. Tutto funzionante, il telefono è originale. «Prezzo? Lo dovrei vendere a 180 euro ma mi servono i soldi, dammi 100 euro e fai l’affare. Non è rubato, è tutto ok».
NULLATENENTI – Tutto ok fino a un certo punto. Inconsapevole di essere ripreso da una telecamera nascosta ci spiega come funziona il sistema. «Sono articoli che prendiamo a rate, con le finanziarie. Ogni volta cerchiamo una testa di legno, un prestanome diverso che si vende la firma. Su 5000 euro di spesa a lui vanno 500 euro. Sono nullatenenti, non hanno nulla da perdere. Anche se non pagano e risultano insolventi le agenzie non possono agire». Insomma vanno a pescare tra i più poveri che appena sentono il guadagno si rendono disponibili. «Una volta – ci spiega- prendemmo un barbone per strada, lo ripulimmo di tutto punto, gli preparammo i documenti e gli facemmo comprare quasi 10mila euro di telefonini iPhone, tablet e televisori. Mi risulta che lo stanno ancora cercando, chissà quello dove sta».
LE OCCASIONI – Il negozio dove è stato "acquistato" il nostro iphone si trova a ridosso della piazza. Ci mostra lo scontrino, la data di acquisto. «Se volete ho anche l’iPad ultima generazione, 64 giga, se aspettate un attimo lo vado a prendere». Aspettiamo. Poco distante c’è una macchina parcheggiata. Il bagagliaio è pieno di scatole, riconosciamo quelle della Apple. Ha tutti i modelli, meglio di un negozio. «Ma non sono disponibili tutti i giorni – avverte- Per trovare prestanome nuovi e fare i documenti ci mettiamo non meno di venti giorni. Vi dovete sbrigare e cogliere le occasioni al volo». Poi ci fa la proposta a cui proprio non si può rinunciare: «iPhone e iPad: datemi 250 euro». Rifiutiamo, andiamo di fretta.