La Campania si colora di arancione.
Il Ministro della Salute, Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firma una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise. In zona arancione gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22. Gli spostamenti fuori dal proprio Comune o dalla propria Regione saranno consentiti solo in casi giustificati, per motivi di lavoro, salute o necessità, per i quali servirà l’autocertificazione. In tutta Italia resta il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5: anche per gli spostamenti in questi orari sarà quindi necessaria l’autocertificazione. È sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla regione o provincia autonoma. Sono consentite, solo nel territorio comunale, le visite ad amici e parenti, una sola volta al giorno, e con il limite massimo di due persone (esclusi i minori di 14 anni).I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Restano chiusi, in questo weekend, gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.È possibile praticare attività sportiva purché all’interno del proprio comune e all’aperto.
A causare il passaggio da zona gialla a zona arancione per la Campania è il peggioramento dell’indice Rt e l’incremento dei contagi. Sotto accusa i mancati controlli soprattutto nei weekend e gli assembramenti segnalati e denunciati nelle ultime settimane ( manifestazioni di Carnevale e risse tra giovani). E così da domenica ristoranti, pizzerie e i bar, le categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni, ritornano a lavorare solamente con il delivery. Il cambiamento del ” colore ” lo si stabilisce il venerdì per la domenica, quando, casomai, i ristoratori hanno già acquistato i prodotti per il fine settimana. Queste decisioni vanno ad aggiungersi agli ulteriori danni economici che le attività del settore subiscono ormai da quasi un anno. In fondo, i ristoranti, i bar non sono i “focolai” del Covid-19, il problema è la mancanza di senso civico delle persone, il rifiuto delle regole e la mancanza di rispetto dei cittadini. Dunque passare da zona “gialla” ad “arancione” non risolve il problema della crescita dei contagi, allunga invece l’agonia delle attività commerciali. Se non ci sono controlli adeguati, i colori sono inutili.
Sara Finocchi