Che da ormai un anno i cittadini resistono solo ed esclusivamente grazie alla propria resilienza è un dato di fatto. Si sa, che in momenti di scoramento ognuno cerca dei riferimenti certi, un “faro”, un “condottiero” capace ed autorevole. Questo avviene anche nella crescita dei bambini e degli adolescenti. Proprio per questo, un data comunità, oltre ad eleggere un proprio “timoniere” che possa ben governare ed amministrare la cosa pubblica, quel “timoniere” dovrebbe dignitosamente ed autorevolmente saper “governare” anche le incertezze e lo smarrimento della sua comunità. Intorno all’arte del “governare” sono peraltro nati diversi aforismi. Uno molto in uso, ad esempio è quello che definisce il “Cummannari è megghiu ‘ca futtiri”. Era un detto mafioso diffuso durante la Prima Repubblica, attribuito forse indebitamente più volte anche alle “riflessioni” di Andreotti e Berlusconi. A Teano, considerando il defluire delle cose, sembra che nemmeno questo detto trovi giusta applicazione. Ovvero, si sovvertono anche le “abitudini” che accompagnano l’arte del “governare”. Ovvero, sembra che “Il futtiri è megghiu ‘ca cummanari ”. Sarà proprio così? A giudicare da certi gossip, forse forse, non abbiamo tutti i torti. Il teorema verrebbe ancora più avvalorato da come sono stati “governati” o vengono “governati” certi punti salienti e di interesse collettivo! La compagine amministrativa”? Una pseudo “armata di Brancaleone” (Il futtiri è megghiu). Il caso Giudice di Pace? A definirla situazione kafkiana, sarebbe riduttivo (Il futtiri è megghiu). Gestione dell’attività del mercato settimanale? Peggio che andar di notte (Il futtiri è megghiu). Gestione delle Scuole? Neanche a parlarne (Il futtiri è megghiu). L’elenco sarebbe oltremodo lungo. Da ultimo abbiamo dovuto registrare persino l’inspiegabile e grave assenza del Sindaco alla Conferenza dei Servizi Decisoria, per “il rilascio dell’autorizzazione unica alla gestione di un impianto di rifiuti pericolosi e non pericolosi da ubicare nel Comune di Teano, località Santa Croce, zona Industriale ASI, Agglomerato 20” per il giorno 25.02.202. (Il futtiri è megghiu). Ora tralasciando queste che sono delle “banalità” di vita cittadina ed amministrativa, registriamo quotidianamente un lavorio incessante da parte di altre Amministrazioni intorno a quella che è e sarà l’attività sanitaria ospedaliera del proprio territorio. E, proprio in questi giorni l’Asl di Caserta, con Delibera n. 242 del 16.02.2021, ha approvato il “Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica per la realizzazione di una Elisuperficie” (Elisoccorso) presso l’Ospedale di Piedimonte Matese per un importo di Euro 1.700.000,00 + Iva. Questo non prima, però, di aver già riconosciuto per lo stesso Ospedale lo status di DEA di I Livello nel solo mese di dicembre del 2020, stanziando la bellezza di circa 2 milioni di Euro. (Il futtiri è megghiu).
Ed ancora, mentre il Sindaco è andato a (s)trombazzare a destra e a manca che l’Ospedale di Teano era stato individuato come sede di Day Surgery, prima, e “struttura ospedaliera dedicata alle cure cardiopolmonari, sarà l’ospedale “Monaldi” dell’alto Casertano” (07.04.2020), la Città di Sessa Aurunca ha avuto, ormai, già stabilito e definito la stanziamento di ben 60 milioni di Euro per un nuovo Ospedale. Con atti formali e probanti. (Il futtiri è megghiu). Tutto ciò, intanto che il Sindaco di S. Maria C.V., con Delibera di Giunta n. 136 del 24.11.2020 ha “Impegnato l’Asl Caserta al rigoroso rispetto di quanto sopra precisato ed in particolare a: ripristinare la gestione ordinaria del P.O. di S. Maria C.V. immediatamente dopo il superamento del periodo emergenziale da Covid-19, con il ripristino e rafforzamento del pronto soccorso; arricchire il P.O. S. Giuseppe e Melorio di altre specialità, in modo da renderlo sempre più rispondente alla domanda di salute del territorio (come da nota del Direttore Generale dell’ Asl); rafforzare l’offerta sanitaria per i cittadini del territorio servito dallo stesso P.O., soprattutto in termini di risorse umane e tecnologiche……”. Il tutto, peraltro, ipotizzando un “nuovo mega Ospedale (DEA) nella Caserma Andolfato!!! Tanto si evince da atti formali e probanti. (Il futtiri è megghiu). Non basta, però, se a Maddaloni si riunisce il Consiglio Comunale (13.02.2021) per discute sul “Futuro della sanità a Caserta che non può prescindere da un ruolo centrale dell’ospedale di Maddaloni che serve un’area di oltre 100mila abitanti…… e che una volta dismessi i panni del Covid Hospital, il nostro presidio dovrà essere dotato di un Pronto soccorso Obi (Osservazione breve intensiva, ndr) che prevede le unità operative di ortopedia, chirurgia e medicina. Dovranno essere riattivate la radiologia complessa con Tac e la ginecologia e dovranno essere aperti reparti di cardiologia e pneumatologia”. (Il futtiri è megghiu). Ora ci chiediamo, tralasciando per un attimo che “Il futtiri è megghiu ‘ca cummanari ”, non sarà il caso che Consiglieri, Assessori, Vicesindaci ed alabardieri, si concentrino per un attimo a “pianificare” o anche solo a fantasticare per l’Ospedale di Teano, un futuro più degno e consono per i cittadini? Ci siamo ormai convinti che “Il futtiri è megghiu ‘ca cummanari ”,ma un pomeriggio dedicato in un Consiglio Comunale per questo tema, tralasciando per qualche ora l’attività avicunicola, che sarà mai?
Pasquale Di Benedetto