Ancora una manifestazione dedicata al ricordo del nostro passato, alla nostra storia, ai nostri eroi, celebrata in tono minore.
Mai la giornata delle Forze Armate, almeno nel centro della nostra città, si era celebrata di pomeriggio, quasi alla chetichella, in un orario in cui molte famiglie sono impegnate nelle faccende tipiche della domenica, tra faccende di casa, visita ai parenti ed altri impegni tipici della giornata domenicale. Fino all’anno scorso c’era la bella usanza che vedeva le autorità e i cittadini partecipare alla Santa Messa nel Duomo e poi in corteo accompagnare il labaro del Comune fino al monumento per deporre la corona di alloro.
Solo pochi intimi hanno partecipato alla deposizione della corona sul monumento ai caduti in Piazza della vittoria, erano forse più numerosi gli amministratori e relative famiglie che i semplici cittadini e solo il suono della piccola pattuglia della fanfara dei bersaglieri ha richiamato alla fine qualche cittadino incuriosito.
Forse un caso ma, la stessa identica realtà si è verificata il 26 ottobre in Piazza Unità d’Italia per celebrare il 155mo anniversario dello storico incontro. Anche qui se non ci fossero stati gli alunni delle elementari, sarebbe stata una cerimonia misera, non vissuta dalla città, come non ha vissuto la città la cerimonia per festeggiare la Giornata delle forze Armate.
Sembra quasi che questi eventi la nostra amministrazione li viva con un certo disagio, una formalità da assolvere e niente più ed è proprio questa sensazione forse tiene lontani i cittadini che hanno invece sempre gradito una partecipazione più convinta e sentita.
Un ex militare deluso