Teano in uno scenario apocalittico. È così che l’abbiamo vista lunedì: parcheggi e strade allagati, torrenti d’acqua vorticosi, case al buio, automobilisti che perdevano il controllo delle loro vetture (rappresentazione molto concreta del fenomeno dell’ aquaplaning).
E ieri? Un caldo tropicale ha accompagnato i bambini delle classi elementari nella loro sfilata.
Nessuno ci credeva. Le mamme già si adoperavano a cercare soluzioni ingegnose per stendere i loro panni estivi da depositare negli scatoloni. Eppure, ieri, su Teano, il termometro segnava circa 20 gradi (grado più, grado meno).
Ce lo aspettavamo? No.
E magari sarà così anche per noi. Magari il sole tornerà a splendere sopra Teanum Sidicinum, su cui piovono a dirotto i malcontenti e le critiche. In cui la speranza è annegata sotto cascate di “non ci sono soldi” e “non è possibile”.
Il temporale di lunedì ha rischiato di rovinare i raccolti (o li ha già rovinati), ma l’acqua non sempre è dannosa. Talvolta la pioggia fa nascere dei funghi, che non tutti riescono a raccogliere. Perché non li conoscono o non sanno cercarli. Ma i funghi nascono e ci sono.
E sarà così anche per noi.
Saremo tanti cacciatori di funghi che andranno per boschi a cercare quelli buoni e sapranno impiegarli in gustosissime ricette.
“Non può piovere per sempre” è la frase simbolo del film “Il corvo”. Rendiamola nostra, il nostro inno, il nostro motto davanti alle difficoltà. Teano non migliora da sola dall’oggi al domani.
Ha bisogno di noi, e noi di lei, nella sua forma migliore, splendente, come nel suo passato remoto.
Maria Flora Grossi