"La storia" è un brano scritto ed interpretato da Francesco De Gregori e pubblicato nell’album "Scacchi e tarocchi" del 1985. Rappresenta un elogio della storia, chiarendo che la stessa siamo noi, ovvero, la gente comune e non solo i grandi personaggi del passato. Quella storia che si vive giorno per giorno negli accadimenti eccezionali, ma anche in quelli insignificanti del vivere quotidiano. I tempi cambiano, e con loro cambiano gli uomini, che con il passare del tempo scrivono pagine di vera e propria storia della nostra civiltà.
………….La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera"……………….
E’ nostra intenzione non far perdere la memoria di quei personaggi storici, a noi più vicini, che per le loro peculiarità, le loro bizzarrie, la loro semplicità hanno animato positivamente Teano, lasciando in molti un piacevole ricordo. Quando li si nomina, non è raro scorgere sul volto di chi ascolta, un sorriso di compiacimento.
Ci scusino i più avanti con gli anni, ma non possiamo che partire più o meno dagli anni ’80, periodo della nostra infanzia. Magari, con l’aiuto di qualche attempato sidicino, si potrebbero recuperare informazioni sui personaggi della loro gioventù, e perché no ricordarli in un libro o meglio ancora dedicare a ciascuno di loro una piazza, una via, un quartiere. Sarebbe il mondo migliore per riprendersi una parte di Teano, partendo dal passato più vicino a noi. Altre volte abbiamo provato a ricordare qualche nome che evocasse gradevoli ricordi. In quell’occasione abbiamo avuto modo di appurare di aver fatto rinascere in tanti un malinconico ricordo della Teano di un tempo. Una Teano lontana da quello che è oggi.
Provate per un attimo ad immaginare lo stupore generale dei presenti, quando il Sindaco di domani scoprendo la targa posta sul muro, avrà modo di leggere: Largo MINUCCELLA. E sotto una breve citazione: Sempre indaffarata in mille attività, non perse mai un colpo nel distribuire Famiglia Cristina. Semplicemente Grazie! E quali saranno le sensazioni dei bambini dell’epoca, quando, alla rotonda di B. go S. Antonio Abate, sarà posata una scultura di una bicicletta che rappresenterà il giusto tributo a PICIUOCIO ? Chiunque aveva modo di entrare nella sua bottega, restava letteralmente a bocca aperta per la sua abilità nello smontare e montare i copertoni dai cerchi. Aveva sviluppato un pollice talmente grande e calloso, al punto da non aver bisogno di alcun attrezzo. Il suo pollice era l’utensile più adatto all’operazione. Il Carnevale, egregiamente ricordato nei giorni scorsi dal’associazione I Liberi, con una mostra fotografica ben curata in ogni singolo dettaglio, potrebbe essere dedicato a PEPPE CAZZAINA. Personaggio poliedrico, ogni anno, a dispetto della sua età, si mascherava per partecipare al funerale di Carnevale. Quanti, oggi, avrebbero il coraggio di fare la stessa cosa ? Ed ancora, in memoria del ciabattino che tutti avevano modo di incontrare scendendo lungo via Nicola Gigli, sempre seduto sulla sua inseparabile sediolina in legno, si potrebbe creare un istituto dove insegnare ai giovani l’arte antica della riparazione delle scarpe: Scuola ‘ZI VICIENZO ‘A BARBERA. In aggiunta alla ormai confermata formula vincente di Cioccolateano, si potrebbe organizzare il festival della nocciolina, dedicato a ‘ZI NICOLA ‘A NUCELLA. La sosta presso la sua bancarella durante le feste rionali, era una tappa fissa per tutti. Il premio al quartiere più pulito, potrebbe essere in memoria di MINICUCCIO, indimenticabile operatore ecologico del tempo. Quanti ne sono passati ! Non basterebbero tutte le pagine del giornale per ricordarli uno ad uno.
E voi, di chi vi ricordate ?
Luciano Passariello