Dopo essersi portata a casa l’approvazione del bilancio consuntivo del 2010, la maggioranza che governa la nostra città, attraverso il Presidente del Consiglio, ha ottenuto la convocazione di un consiglio Comunale per lunedì 20 giugno alle ore 18,30 con all’ordine del giorno la presentazione del bilancio di previsione relativo all’anno 2011 con allegato il piano triennale delle opere pubbliche.
Non si sono ancora calmate le acque dopo l’accesa discussione che aveva preceduto l’approvazione del consuntivo del bilancio 2010, ancora molti punti non chiari risultano dopo le timide e non convincenti risposte fornite dall’assessore al bilancio De Monaco alle argomentazioni avanzate dalla minoranza, in particolare sulle voci di spesa e sull’avanzo di bilancio. Ma, in democrazia vincono i numeri, e con questi principi molto abusati, si fanno passare atti e provvedimenti che forse andrebbero più analiticamente discussi nel superiore interesse della collettività.
Dunque lunedì sera sapremo cosa i nostri amministratori hanno in mente per la gestione dell’anno in corso, quali provvedimenti strutturali nel bilancio vorranno introdurre per garantirsi le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi. Purtroppo le anticipazioni che siamo riusciti ad avere non lasciano, almeno i cittadini, molto sereni. Si parla di delibere di giunta già adottate che riguardano l’incremento dell’aliquota IRPEF comunale dell’uno per mille e dell’incremento della Tassa Rifiuti Solidi Urbani del 15 per cento.
Due provvedimenti con finalità completamente diverse. La prima, l’IRPEF, che interesserà solo i contribuenti con un reddito assoggettabile IRPEF, superiore allo scaglione minimo e dunque si può ritenere che la maggiore tassa colpirà in proporzione al reddito, dunque chi più guadagna più paga. La maggiore entrata di cui beneficierà l’Ente per l’incremento IRPEF, riteniamo vada a coprire in parte ai minori trasferimenti che lo Stato centrale ha disposto verso gli Enti territoriali. Sarà il relatore del bilancio che dovrà spiegare come saranno utilizzate queste risorse.
Il provvedimento che invece non trova alcuna giustificazione, almeno se lo si vuole rapportare alla qualità del servizio cui si riferisce la tassa, cioè lo smaltimento dei rifiuti, ebbene, in questo caso il provvedimento che ogni cittadino utente ritiene giusto, sarebbe una consistente decurtazione dell’attuale tassa. Abbiamo un servizio di smaltimento che funziona a singhiozzo, la periferia della città è praticamente e continuamente trascurata, i cimiteri languono in uno stato di grave abbandono e fetore. In alcune zone della città è possibile notare i soliti cumuli di sacchetti maleodoranti che giacciono per lunghe giornate mentre i topi stanno ripopolando la città. Per non parlare poi delle frazioni, assolutamente abbandonate dove il prelevamento dell’immondizia avviene, quando avviene con periodicità settimanale. L’Ufficio Ecologia del Comune è sepolto sotto le centinaia e migliaia di segnalazioni che ogni giorno i cittadini fanno pervenire sulla scrivania del responsabile il quale, su indicazioni superiori , non può fare altro che segnalare le lamentele al Consorzio.
Ultimamente la nostra Giunta ha approvato un’altra chicca del Consorzio: l’aumento di altre due unità lavorative da utilizzare sul nostro territorio per migliorare ulteriormente il servizio. Le unità sono state assunte ma il servizio è certamente più carente di prima. Queste due unità naturalmente le pagherà il cittadino e rientrano certamente in quel 15% che ci faranno pagare in più.
A novembre 2010 il Sindaco chiese ed ottenne dal consiglio Comunale la delega ad avviare ogni più opportuna azione per uscire dal consorzio e trovare finalmente una soluzione alla grave crisi dello smaltimento. Silenzio assoluto, sembra da indiscrezioni raccolte in giro, che l’Ufficio legale del Comune abbia scoraggiato il sindaco dall’avviare ogni azione in tal senso. Forse lo stesso ufficio legale che invece gli aveva prospettato che la cosa era fattibile prima.
Lunedì sera assisteremo ad un plateale scaricabarile di responsabilità, il Comune dirà che è colpa della Provincia e poi della Regione se non del Consorzio e dunque loro, i nostri amministratori, si chiameranno fuori, anzi alzeranno le mani per dire che loro purtroppo non possono farci niente perché si tratta di applicare disposizioni di enti superiori.
L’aumento del 15%, dopo i recenti aumenti già applicati negli anni scorsi, significano più o meno 70 euro a famiglia in più. Per fare cosa? Per trovarsi ancora l’immondizia davanti casa, almeno per quelli che abitano in periferia e sapere che questi soldi servono per pagare altre due unità lavorative che si aggiungono alla pletora di personale operativo, impiegatizio, dirigenziale, ai membri dei vari consigli di amministrazione, commissari e sub commissari di un settore marcio, ma non solo per l’immondizia.
Figueras