Chi è attento alle cose della politica, quella nostrana si intende, chi cerca di capite dall’atteggiamento e dal comportamento dei singoli cosa ci si può aspettare per le sorti della propria città, chi non gira la faccia dall’altra parte di fronte a situazioni, definite giàmortificanti, non può non osservare con preoccupazione ciò che avviene in queste ore nelle stanze dell’Ente comune dove si muovono gli organismi politici ed amministrativi.
Appena ieri il consiglio comunale non si è celebrato perché la maggioranza ha deciso di disertare i lavori, sì la maggioranza, cioè coloro che dovrebbero amministrarci. Tutti i consiglieri, come bravi scolaretti, hanno ubbidito all’insegnante che ha spiegato loro perché non bisognava andare.
Giustificazioni? Nessuna. “E perché mai. Noi siamo la maggioranza” avranno pensato, e non dobbiamo spiegazioni a nessuno, neanche al presidente del Consiglio Comunale che ha dovuto, suo malgrado, segnare sul registro di classe comunale: assente ingiustificato.
I sette dell’Ave Maria, per paragrafare il titolo di un vecchio film western, cioè i consiglieri di minoranza, lo sapevano, o meglio lo ipotizzavano ma, erano lì in attesa che qualcuno della maggioranza arrivasse per spiegare, magari il Capo Gruppo D’Aiello, a nome dei dodici consiglieri che rappresenta, avrebbe potuto spendere un po’ del suo prezioso tempo per parlare con i colleghi e dire:” Amici, è vero che ho concordato con voi la data del consiglio ma ho anche autorizzato i miei dodici baldi consiglieri a non venire qua questa sera, per questo, per questo, per questo”. Niente!
Oggi invece, a parti invertite, era in programma la conferenza dei capigruppo consiliari ma, questa volta ad assentarsi sono stati proprio gli uomini della minoranza e pensiamo di presumerne il motivo: una forma di protesta contro il capo Gruppo D’Aiello per la scorrettezza dell’altra sera.
Ma il Presidente del Consiglio Sandro Pinelli, questa sera, da noi interpellato, nonostante sia la istituzione comunale che esce più di tutti ridimensionata da queste vicende, mostra una strana serenità e come il buon padre di famiglia sentenzia:
“Di sicuro l’assenza dei consiglieri comunali sia al consiglio che alla commissione del regolamento di oggi mi dispiace, ma sono convinto che è nel diritto dei consiglieri decidere di assentarsi. E che data la decisione di una parte ci possa essere e ci sia stata come conseguenza la reazione dell’altra parte. Io come Presidente del Consiglio comunale continuerò a svolgere il mio ruolo con il massimo impegno possibile sperando che queste schermaglie possano cessare al più presto e che magari siano finite con oggi.
Per il futuro cercherò di evitare queste spiacevoli situazioni lasciandomi minore discrezionalità e nella conferenza dei capigruppo concordare non solo il giorno ma anche l’ora. Approfitto dell’occasione per ringraziare quei consiglieri che attraverso le pagine di alcuni quotidiani mi hanno espresso tutta la loro solidarietà.”
Per essere giovane ed inesperto, questo Presidente mostra di essere sufficientemente scaltro, fa finta di non capire i veri motivi dell’assenza della sua ex maggioranza, si dichiara disponibile a fare concessioni sugli orari e sulle date ed infine invia i ringraziamenti a qualche esponente della minoranza per gli apprezzamenti e solidarietà.
Andiamo avanti! Vediamo cosa ci aspetta nei prossimi giorni!
Figueras