Teano
Son lungi i tempi
Dei sorrisi ingenui.
Eppur trabocco di dolcezze inebrianti
Qualor di te si favella
Oh mio natio borgo.
Non vetusta ti vedo,
ma pregna di sugose asprezze contadine.
Quanto favellano le mani che stringo
Al ritorno tra i miei cari.
Segnate d’aridi solchi
Di tempo e d’ataviche fatiche
Mi cingono di fiere emozioni…
…Mi accarezzano l’anima.
Odo il profumo recondito
D’orti ascosi nel tuo seno.
Ivi fioriscono mentuccia e timo
In un baldanzoso carosello di effluvi
Pronti a lenire
Angelina Balletta
giugno 2013