Le operazioni di potatura dei platani è stata eseguita già in Viale Italia, qualche disagio ma niente di più, c’erano le vie di uscita alternative ed il traffico ne ha risentito ma non più di tanto. In viale S.Reparata invece le cose non sono andate proprio così.
La potatura, soprattutto nelle ore di oggi pomeriggio, ha imposto il blocco del traffico all’altezza del Bar Luxor e fino alla curva appena dopo la chiesa. Tutto normale, tutto giustificabile anche qualche disagio ma, mentre l’automobilista proveniente da Roccamonfina, davanti al divieto ha potuto dirigersi verso Viale Sant’Antonio utilizzando la stradina alle spalle del Santuario (a senso unico), colui che invece doveva raggiungere la zona residenziale di S.Reparata, proveniente da Teano, si è trovato di fronte al segnale di interruzione all’altezza del bar Luxor e una freccia che indicava la direzione del rione De Gasperi.
Imboccata Via L. Sturzo poi ogni segnalazione scompariva. Dove andare, che direzione prendere? L’unica soluzione alternativa per aggirare l’interruzione era la stradina alle spalle della chiesa di S.Reparata ma è a senso unico e molto stretta.
L’unica alternativa, per uno che abita sulla collinetta, tanto per fare un esempio era di attraversare il ponte di S.Antonio recarsi a Casi poi a Tuoro e ridiscendere a Teano ma qui trovava ancora l’interruzione e dunque non poteva rientrare a casa.
Praticamente per oltre un’ora chi si trovava con la propria auto al centro di Teano non ha potuto fare ritorno a casa perché l’organizzazione dei lavori e la supervisione dei due vigili urbani presenti sul posto non avevano capito che si stavano rendendo responsabili di una grave inadempienza.
Il vigile interpellato in merito ha suggerito la soluzione, attendere che si completasse la fase di lavoro perché poi il traffico avrebbe potuto essere normalizzato. Qualcuno ha cercato di spiegare loro che bastava mettere due persone all’inizio ed alla fine della stradina a senso unico dietro il Santuario ed il problema era risolto. Particolare incredulità tra gli automobilisti che si aggiravano confusi alla ricerca di una via di uscita.
Una responsabilità della ditta che ha operato l’intervento, dell’ufficio che avrebbe dovuto supervisionare le operazioni appaltate o dei vigili che forse non hanno interpretato bene il loro ruolo? Ma che ne parliamo a fare.