Corso Vittorio Emanuele II
Conterranei, Teano deve cambiare rotta, ciò è necessario per la sua sopravvivenza, per la sua vivibilità. Oggi il paese è una città allo sfascio, priva di infrastrutture vitali, con strade malandate e vittima di anni di inefficienza amministrativa. Il popolo sidicino è sempre più disilluso e disincantato in relazione a quella politica che dovrebbe muovere le fila. Mancano i servizi e quelli che attualmente ci sono non appaiono adeguati al compito, mancano idee e manca la buona volontà di adottare decisioni volte alla risoluzione dei problemi. Dall’esodo dal centro storico alla raccolta dei rifiuti, dai servizi di trasporto pubblico alla viabilità, dalle strutture sanitarie al controllo del territorio, è in sintesi un mosaico di una immagine che una volta appariva nitida.
Dopo questa breve constatazione della situazione cittadina, la cosa certa è che non si può chiedere alla prossima Amministrazione di usare una bacchetta magica per la risoluzione dei problemi. Nodi che dovranno essere sciolti dai prossimi amministratori, sperando che questi, anziché scaricare le colpe sui predecessori, operino fattivamente per un cambiamento “migliorativo” e radicale. Per mettere in atto questo è necessario la creazione di un nuovo “Movimento di Pensiero” diretto a fornire la possibilità al candidato Sindaco di promuovere i propri programmi e progetti. La città ha bisogno di una classe politica seria, nuova, che operi per il bene pubblico e non pensi alle logiche di partito o personali, alle alleanze ed alle espulsioni degli antagonisti. Sono le idee a dovere camminare, sono gli interventi immediati che devono trovare realizzazione, è la progettualità che passa attraverso il buon governo che deve trovare spazio. E’ doloroso dover dire che nell’ultimo ventennio Teano è ulteriormente regredita e la speranza non sembra trovare albergo. Mi sento di rivolgere un messaggio a quella “maggioranza silenziosa”: attenti! Siete voi i primi controllori della politica, siete voi che avete il diritto e il dovere di pretendere che la politica si adoperi per quello per cui è stata creata.
Bisogna pretendere da chi è eletto, operatività, progettualità a scadenze determinate, efficienza dei servizi, smantellamento di autorità incompetenti, pretendere una chiarificazione, creare una catena di collaboratori che si adoperino per migliorare la viabilità, i parcheggi, la manutenzione delle strutture pubbliche, la fruibilità delle piazze del centro storico, in sostanza adoperarsi per rendere apprezzabile il centro storico.
Prima ancora di qualsiasi scelta è bene però rinnovare se stessi, perché solo attraverso il cambiamento del singolo è possibile un cambiamento comune.
Ricominciamo dai diritti fondamentali e dal rispetto per il bene collettivo che è di ognuno.
Mario Biscotti