Caro Direttore,
chiaramente il mio intervento provocatorio, da Te cortesemente pubblicato sul “Messaggio”, non era fine a se stesso ma aveva lo scopo comprensibile anche se non dichiarato di smuovere le coscienze dei tanti teanesi ancora affezionati al proprio paese e desiderosi di vederlo rinascere.
Non basta infatti fare una analisi impietosa dei mali presenti se non si ha una visione proiettata verso un futuro migliore e si studia il modo di realizzarla. Ma come in ogni cura che si rispetti occorre che alla diagnosi sia contestuale una doverosa anamnesi dei mali passati che hanno causato quelli presenti, di modo che la conoscenza di quelli impedisca la loro riproduzione o peggio ne consenta la persistenza.
Allora incominciamo a dire e riconoscere che Teano ha sempre avuto una modesta classe dirigente, legata a vecchi schemi familistici o di gruppi di potere consolidato che hanno sempre pensato a come perpetuarsi indipendentemente dalla politica nazionale anzi utilizzando la stessa solo per scopi locali. Parlare a Teano di destra, di centro o di sinistra fa infatti sorridere, poiché tali definizioni si riferiscono a posizioni di comodo e non di vera sostanza culturale e sociale.
Basti ricordare la qualità dei diversi Sindaci ed Amministrazioni che si sono succedute nel tempo per dover riconoscere che, salvo alcuni eccezionali casi, si è sempre trattato di personaggi di spessore politicamente modesto che hanno commesso, sia pure con le migliori intenzioni, errori fondamentali per quanto attiene l’organizzazione della macchina comunale, della politica commerciale ed industriale, chiudendo gli interessi del paese in un circolo vizioso di interessi di parte e senza alcuna visione o aspettativa di sviluppo.
Se ancora oggi si parla come uniche ricchezze locali del famoso, vecchio “Incontro”, peraltro sottrattoci dalla vicina Vairano Patenora senza colpo ferire da parte nostra, o della fantomatica ricchezza dell’”Acqua ferrata” sfuggita alla gestione comunale per inadeguata tutela, o il rimpianto per la storia industriale de “La Precisa”, non è la dimostrazione lampante della pochezza programmatoria e culturale delle classi dirigenti che si sono alternate alla guida del città?
L’Italia a suo tempo è entrata nella Comunità Europea con tutte le possibilità di sviluppo che essa offre, ma a Teano nessuno dell’Amministrazione se ne è accorto e viviamo ancora nel passato e nell’indifferenza operativa e gestionale lasciandoci sfuggire tutte le opportunità.
Poi ci si lamenta che i giovani scappano via. Che dovrebbero fare in un paese addormentato?
Dai discorsi che sento molti si lamentano di comportamenti illegali tenuti da parte di alcuni personaggi; quando poi si tratta di passare dalla critica alla denuncia, nessuno è pronto o disponibile. “Tengo famiglia” è la giustificazione generale, esempio di omertosità locale, salvo poi restare immobili e continuare a subire senza reagire. E’ così che il paese muore lentamente nell’indifferenza generale mentre i migliori scappano e i poveretti cercano di sopravvivere alla bell’e meglio!
Mi aspetto che a questa mia provocazione ci siano veri interventi di reazione alla situazione attuale. E’ necessario quindi che i Teanesi veramente affezionali al proprio paese facciano sentire la loro voce con osservazioni e proposte valide e pensate per il bene di tutti e non a tutela degli interessi di pochi, e le sostengano con coerenza e determinazione.
.Se ciò non fosse, e le coscienze “sensibili” preferiscono vivere con indifferenza l’attuale situazione accontentandosi di testimoniare la propria presenza sociale con argomenti pseudo cultural-storici che ogni tanto riempiono anche le pagine del Tuo giornale, allora veramente la nostra Teano, come l’abbiamo conosciuta, è senza futuro.
Avv. Nando Corrado
Vediamo l’effetto che fa!