Fino a qualche giorno fa, eravamo convinti delle straordinarie qualità delle lenticchie. Le lenticchie infatti, hanno un alto valore nutritivo, sono molto ricche di proteine (circa il 24%), vitamine (A, B1, B2, C, PP), sali minerali (calcio, ferro, sodio, potassio e fosforo), e contengono il 2% di olii vegetali. Sono inoltre facilmente digeribili, e utili per chi ha problemi di anemia o di esaurimento fisico ma aumenta anche il tasso medio di intelligenza. A causa, tuttavia dell’elevato valore nutritivo, è consigliabile un utilizzo moderato.
Abbiamo quindi scoperto che la lenticchia, se ingurgitata in grande quantità, può provocare appesantimenti di stomaco e quindi riflessi ritardati perché, ci è stato spiegato, quando lo stomaco è satollo, necessita di grande afflusso sanguigno per secernere e ne soffrono gli altri organi, primo tra questi il cervello, a causa dello scarso afflusso di ossigeno. Quindi la lenticchia fa bene ma non bisogna esagerare!
Ma ora ci sfugge il motivo per cui si stava parlando delle lenticchie, di appesantimenti di stomaco e di intelligenza.
Comunque. Durante il Consiglio comunale del 30 luglio, mentre
Questa vicenda è stata commentata e analizzata in una riunione di redazione ed è stato invitato il collega Menenio (autore dell’articolo contestato) ad inserire nella propria dieta alimentare due cucchiai di lenticchie, cotte, almeno tre volte a settimana (Ecco il motivo per cui in premessa abbiamo parlato delle lenticchie!) e contestualmente astenersi tecnicamente dal relazionare su materie che presuppongono un minimo di intelligenza di cui Menenio certamente non dispone.
Il Comitato di Redazione