L’altra sera gli automobilisti che hanno attraversato Viale Italia, il tratto che costeggia le rampe vescovili, si sono trovati di fronte ad uno spettacolo imprevisto. Una nuova e fiammante illuminazione decorava le mura in tufo delle rampe, formando una corona di luce assolutamente abbagliante.
Stupore per questa non annunciata novità, stupore per la densità luminosa del nuovo impianto luci e stupore per qualche considerazione, forse ancora prematura, sul consumo di energia elettrica che questa nuova soluzione farà pesare sul bilancio comunale.
A scanso di equivoci e per non essere tacciati di disfattismo, precisiamo che l’iniziativa è di assoluto effetto sulla immagine che si da di Teano al forestiero che raggiunge la nostra città e dunque ben vengano tutte le modifiche che servono per migliorare la nostra immagine anche in funzione di una riconfermata vocazione turistica ma, e qui vengono le dolenti note, qualche considerazione si potrà anche fare, o meglio definiamoli discreti suggerimenti per migliorare l’intera faccenda.
Intanto le mura delle rampre, quelle in tufo, necessitano di un intervento di manutenzione perché ci sono molti buchi e lo stato generale non è dei migliori, il numero dei faretti a muro installati con il nuovo sistema di illuminazione ci sembra alquanto sproporzionato, ossia in numero eccessivo e conseguentemente erogano una luce troppo forte per quelle che sono le necessità delle rampe.
Infine, e ci fermiamo qui, andrebbe installato un sistema a timer che consenta di spegnere i faretti, almeno la metà dopo una certa ora per consentire un significativo risparmio energetico.
Quest’ultima annotazione l’abbiamo già anticipata in occasione della notizia con la quale il nostro Comune, per la sola illuminazione pubblica, spende ogni anno 600mila euro.
Arcangelo Lo Giudice