Rileviamo:
-La scarsa chiarezza nell’individuazione delle zone interessate dal divieto (quali sono le zone servite dai serbatori di S.Reparata?
– Mancata indicazione della sostanza chimica che supera i parametri di legge. E di quanto?
-Approssimazione nella comunicazione di notizie così importanti che vengono trasmesse in un minuscolo formato A3
-Che con un simile sistema non si fa altro che alimentare nella popolazione allarmismo e disorientamente.
Ci auguriamo che tale situazione non porti, alla lunga, alla privatizzazione del servizio idrico che, per una città ricca di acque come Teano, sarebbe un’atroce beffa.
Attendiamo dall’Amministrazione risposte chiare, celeri e concrete atte a rassicurare i cittadini tutti.
L’Italia dei Valori – Teano