Entrando nello spinoso argomento, che costituisce un grave vulnus all’unità nazionale, annoveriamo come il più fortunato pensionato aureo, un nome non molto conosciuto al grande pubblico, il signor Mauro Sentinelli, con una pensione mensile di euro 90.000-
Tutto legittimo, per carità, come pure conforme a normativa va considerato il trattamento pensionistico di cui gode l’On. Luigi Scalfaro, il quale, oltre allo stipendio da senatore a vita, percepisce anche mensilmente altri euro 4.776- per aver svolto le funzioni di magistrato per soli 36 (trentasei) mesi.
Legittimo ancora il trattamento praticato all’On.Azelio Ciampi, il quale percepisce uno stipendio di senatore a vita e appena tre altre pensioni.
Non manca nell’elenco quel signore, che tutti certamente ricorderete, perché quando era Presidente del Consiglio ossessionava noi poveri cittadini chiedendo sacrifici e rigore, il compagno Giuliano Amato.
Anche costui del tutto legittimamente incassa circa 30.000 euro al mese, tra pensioni di deputato, di professore universitario e compensi per consulenze. Non parliamo poi, delle buon’uscite, che i nostri parlamentari chiamano vezzosamente “l’assegno di solidarietà”. Basta citare la somma percepita a fine mandato dal compagno Armando Cossutta di appena euro 345.000 oltre la pensione di ex deputato e di sindacalista, che vengono regolarmente, mensilmente erogate.
Dulcis in fundo, poiché lo spazio è tiranno e non possiamo continuare nel lungo elenco, citeremo il caso di quel signore che ci ha regalato l’euro a quel cambio, che tutti detestiamo, l’on. Romano Prodi, che percepisce tre pensioni, come deputato, come professore e come Commissario Europea.
Tutto legittimo a scanso di contestazioni varie, come è anche legittimo quanto percepisce un avvocato, Luca Boneschi, eletto come radicale nel collegio di Como, il quale, per aver svolto il lavoro (si fa per dire) di deputato per un solo giorno e cioè dal 12 maggio 1982 al 13 maggio 1982, percepisce, per questa sola giornata di lavoro, la somma di euro lordi di 3.180- puntualmente ogni mese come pensione.
A questo punto mi viene spontanea una riflessione: tutto legittimo per carità, ma chi ha approvato tali vergognose leggi e chi paga? Pantalone! Direbbe Totò ed io dico noi poveri cittadini e cioè la vecchietta con 520 euro al mese, il cassintegrato, il quale deve mantenere moglie e figli con soli 750 euro al mese, il lavoratore dipendente, il quale vede decurtato il suo esiguo reddito portato dalla leggera busta paga e la fiscalità generale.
Le mie parole, forte di una esperienza professionale di oltre mezzo secolo, non sono al vento, ma sono documentate.
La prova ”l’ultimo bilancio consolidato del nostro Parlamento”. Spesa per pensioni euro 219milioni; contributi dei parlamentari 15 milioni: la differenza di euro 200 milioni a carico di Pantalone.
Lascio a voi ogni commento e riflessione! E’ giusto tutto questo? A me pare di no!
La Casta si è chiusa a riccio, niuno escluso e si difende bene. Ai cittadini rimane la semplice verbale protesta, che non sortisce alcun effetto, perché vi sono da parte della classe politica orecchie, che non vogliono sentire. Questa è una politica detestabile! Una volta la politica era considerata come un servizio sociale a supporto del cittadino. Oggi per molti è una fonte di arricchimento, perché viene praticata da molti fannulloni, nullafacenti, sfaccendati, nani e ballerine, anche se la storia ricorda, per mera fortuna, qualche caso di capo di governo, che è morto nella più assoluta povertà.
Antonio Zarone