stamattina leggevo sulla "concorrenza" le notizie di politica locale e devo dire: non c’è niente di nuovo sotto il sole; però visto che in questo periodo tutti bene o male siamo oggetto di richiesta di voti dalle persone più disparate, vorrei chiedere anche io qualcosa.
Vorrei chiedere qual’è il motivo che spinge le persone a candidarsi ad una qualsivoglia carica politica, davvero sono animati da un ideale che li spinge a fare il Bene del Paese? E qual’è il bene del paese? Un Ospedale efficiente? Il Turismo di massa per ammirare cosa? Un raccolta dei rifiuti capillare e veramente differenziata? Un piano regolatore urbanistico? Un piano commerciale? Una regolamentazione del traffico?
Ne dubito fortemente e poichè sono malizioso penso che le persone che si danno alla politica lo fanno perchè sono spinte dalla molla dell’ambizione, del potere in quanto tale. Infatti da noi al sud non si dice forse che comandare è meglio che .fo…..?
Teano è nel suo piccolo lo specchio dell’Italia di oggi, dell’individualismo, della cialtroneria, del malaffare,
sarebbe bene che i politici o aspiranti tali talvolta si rendessero conto di essere loro al nostro servizio,non viceversa.
Con quello che si vede in giro c’è poco da stare allegri, la televisione è quel che è, siamo tutti guardoni abbrutiti dall’Isola dei famosi o dal grande fratello, e non dobbiamo pensare perchè le idee sono pericolose, siamo le formiche allineate le une dietro le altre e chi si allontana dalla fila è un..COMUNISTA.!
Eppure alla sera quando ascolto la mia musica preferita mi passa tutto.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa.
Cordiali saluti
Eddy Ruozzo
Caro Eddy,
di istinto, leggendo la tua lettera, molto amara nei contenuti, anche se delicata nella forma, mi è venuta voglia di darti ragione e basta. Poi però, pensandoci bene e riflettendo su quello che hai scritto, soprattutto nei confronti di quegli uomini che si danno alla politica per pensare solo ai loro interessi, mi sono detto che no, forse la tua analisi rispecchia veramente la realtà ma, non posso accettare da te il fatto che non prospetti una soluzione.
Io penso che il vero problema consista proprio nel fatto che abbiamo troppo delegato e per molto tempo. Penso che, questo pessimismo può essere giustificato e tollerato nei paesi dove non esiste la democrazia, dove il diritto di voto o è vietato o è controllato. Da noi invece questo non c’è. Possiamo con un segno di matita decidere chi delegare, possiamo riservarci la dignità di potere decidere noi a chi votare e non attendere le richieste a volte pressanti di chi pretende di governarci.
Abbiamo un sindaco su cui non intendo esprimere commenti ma, circa 4000 nostri concittadini lo hanno votato. Non è una usurpazione la sua, è il risultato della volontà di una maggioranza di concittadini che volontariamente hanno deciso di indicarlo come proprio sindaco, eppure ve n’erano altri tre di candidati.
Se accendi il televisore, hai la possibilità teorica, di collegarti con oltre 900 canali. C’è di tutto, arte, scienza, letteratura, cinematografia, documentari, dibattiti, spettacoli, non solo il grande fratello o l’isola dei famosi ma, come giustamente tu affermi, una grande maggioranza di utenti si sintonizza sulle canzoni e sui tolk show. Basterebbe cambiare canale. E invece questo non succede.
Si continua a votare chi magari si è lungamente criticato, ci si adegua alle regole della convivenza incivile, si guardano sempre gli stessi spettacoli e per questo gli autori si sentono autorizzati a replicarli. Amico mio è sempre valido il detto che afferma: ogni popolo ha il governo che si merita (intendo quello nazionale, regionale, provinciale e comunale).
Insomma, per farla breve, io mi iscrivo ancora al partito dei reduci e combattenti dell’ottimismo. A mio modesto avviso basta riprenderci la nostra libertà di decidere il nostro futuro, impegnandoci a migliorare prima noi stessi, ribellandoci all’attuale modus vivendi, parlarci e confrontarci partendo proprio da un semplice gesto, come quello di scrivere una lettera ad un semplice direttore di un piccolo giornale locale.
Comunista o no, riservati il privilegio di decidere con la tua coscienza chi merita la tua fiducia ma, soprattutto, non aprire agli uomini del malaffare e dei c…i loro che busseranno numerosi alla tua porta elettorale. Anzi, in questo periodo, aumenta un po’ il volume della tua musica preferita.
Ti saluto molto cordialmente e ti auguro una buona giornata!
Antonio Guttoriello