Pranzo di Natale. Indovina chi viene a Natale? La rivincita di Natale! Una famiglia perfetta (a Natale). Vi siete mai chiesti perché cenoni e pranzi natalizi accendono la fantasia cinematografica e popolare? Non accade solo in Italia. In questi giorni Sky trasmette «Scusa, mi piace tuo padre». La protagonista, dispiaciuta per l’entusiasmo del consorte verso una graziosa amica della figlia, irrompe in giardino con l’auto e abbatte le decorazioni natalizie. Non sempre, bisogna dire, gli esiti sono altrettanto spettacolari. Ma al cenone della vigilia e al pranzo di Natale qualcosa, inevitabilmente, succede. Questo 2013 italiano – denso di scosse politiche, traumi economici, scontri di piazza, incendi e alluvioni – appare particolarmente insidioso. Per evitare ulteriori cataclismi, ecco un manuale di sopravvivenza socio-natalizia.
Individuare subito, tra i presenti, i potenziali piantagrane
Le categorie più pericolose sono gli Apocalittici (mormorano «Siamo sull’orlo del baratro!» fissando negli occhi il cappone); gli Ossessivi (esplodono come petardi a contatto di un determinato argomento); le Zizzanie (la loro musica è la disarmonia); gli Eccentrici (se ne fregano della sensibilità altrui, credono di essere spiritosi e sparano idiozie).
Cercate di capire i confini delle famiglie allargate
Nuovi matrimoni, coppie di fatto, coppie separate ma innamorate, riconciliazioni, odii imperituri, figli di generazioni diverse: rinfrescate le vostre informazioni, come fossero le app dell’iPad («Aggiorna tutto»). E se i figli della nuova ragazza di papà non vogliono cantare Jingle Bells con le figlie del secondo marito della mamma, per carità: non insistete.
Maneggiate con cura i nuovi fenomeni
Prendiamo il matrimonio tra persone dello stesso sesso: è un tema di grande importanza, sul quale ogni società dovrà prendere una decisione. Ma non è necessario sollevare l’argomento insieme al cucchiaio del consommé. Si può aspettare anche il bicchierino del moscato.
Evitare temi ereditari
Noi italiani non abbiamo l’umorismo degli inglesi, convinti che una bella battuta funeraria sia ideale per tirare su l’ambiente. Le successioni non sono sempre un successo, a tavola. Sollevare questioni testamentarie, spesso, provoca attriti, sospetti e incomprensioni. Anche perché dai patrimoni dei genitori, purtroppo e sempre di più, dipende il futuro di figli e nipoti.
Evitate l’effetto Tg
Cosa fanno i Tg? Dopo averci inondato con alluvioni, naufragi, incendi, scontri, violenze, furti privati e pubbliche rapine per 358 giorni (1 gennaio-24 dicembre) diventano improvvisamente consolanti. Ma noi ci ricordiamo tutto! Quindi: durante il cenone, evitate di elencare tragedie (anche se accadute) per poi concludere che l’Italia è bella e gli italiani sono bravi. Si chiama buonismo-mascarpone: rischia di restare sullo stomaco.
Evitare argomenti fiscali in presenza di contribuenti vessati
I giornali, l’avrete notato, a giorni alterni si trasformano in bollettini tributari. I talk-show televisivi sembrano congressi dell’Ipsoa. Evitate di discutere di tasse anche a Natale! Soprattutto se tra i presenti ci sono lavoratori dipendenti, artigiani o piccoli imprenditori. Il vischio va bene, gli argomenti vischiosi no.
Evitate di parlare di retribuzioni
Sapere che un medico ospedaliero viene pagato 2.500 euro al mese e un deputato regionale siciliano finora ne ha portati a casa 14.800 non fa bene, a Natale. Neanche tutti gli altri giorni, a dire il vero.
Trattare argomenti politici solo quando il numero di bottiglie vuote equivale a quello dei presenti
A quel punto, si suppone, una certa magnanimità è scesa sui commensali. Il renziano e il lettiano sistemeranno insieme il presepe (l’asinello a sinistra, ovviamente). I sostenitori del presidente Napolitano gli intitoleranno la cometa. Il grillino e il berlusconiano diranno che, in fondo, hanno obiettivi comuni e magari voteranno insieme. A proposito: già la fanno. Ma non diteglielo! Non a Natale.
di Beppe Severgnini