Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto una mail da un nostro conosciuto lettore il quale ci chiedeva il perché non ancora abbiamo affrontato la vicenda Futuro e Libertà riferita a Teano. In pratica l’estensore del messaggio si chiedeva e ci chiedeva quale impatto aveva avuto il nuovo movimento politico di Fini sull’elettorato di centro destra di Teano e quanti ex elettori di AN avevano deciso di seguire Fini in questa nuova avventura.
Non abbiamo risposto perché non siamo riusciti ad individuare un solo nome da proporre ai nostri lettori. Eppure ci sono alcuni personaggi che hanno già sondato il terreno per procurarsi un posto in prima fila. La fonte è di quelle che contano, cioè quasi il vertice regionale ma, la preghiera e la raccomandazione era di non fare nomi. Di telefonate tante, richieste di informazioni sulla struttura del partito anche, sondaggi per capire gli spazi disponibili ma niente di più. Solo prudenza o attesa per conoscere l’esito della votazione alle camere prevista per martedì 14 dicembre?.
La nostra sensazione, ma anche del nostro interlocutore, è che si tratti proprio della seconda ipotesi, cioè questi praticoni della politica avrebbero fatto un ragionamento molto semplice. Perché esporci ora prima ancora che si concretizzino gli effetti della rottura con il PDL in Parlamento? Perché dichiararsi ora se poi magari, all’ultimo momento, si scopre che Berlusconi ha ancora la maggioranza necessaria per guidare il paese per il resto della legislatura? Perché rischiare se basta attendere qualche giorno e conoscere magari se saremo più vicini o più lontani dalle elezioni politiche? E poi, gli attuali riferimenti del partito di Fini in Campania, quali garanzie possono dare a chi volesse fare il salto indietro?
Altro motivo di attesa è quello di capire chi e quanti parlamentari del PDL passeranno dall’altra parte, quali sono le relazioni che intercorrono tra loro. Tanto per fare un esempio, il giovane Flavio Toscano cosa farà, confermerà il legame con la Petrenga o seguirà l’amico Sagliocco vecchio amico del padre Mario nella DC e beneficiario di alcuni voti nelle recenti elezioni, ora in quota FLI? Il commissario cittadino del PDL, Roberto Conca lasciato solo dai vertici casertani in qualche recente occasione, punterà i piedi per riconfermare la sua leadership o sbatterà la porta? E Gianpaolo D’Aiello, che nell’ultima campagna elettorale regionale fu presentato da Landolfi e Polverino come il grande ritorno (il figliuol prodigo), confermerà questa scelta o sta già facendo l’occhiolino a Benedetto Lombardi numero due della FLI regionale, accontendandosi di qualche impegno di candidatura e portandosi dietro magari qualche attachè?
Certo è che la situazione di grande disorientamento e confusione che regna all’interno del centro destra casertano, non aiuta a prevedere i possibili scenari. C’è un totale scollamento tra i vertici e la periferia, come è emerso nel caso della paventata venuta a Teano del Ministro Meloni, richiesta dai giovani del Forum Giovanile e di cui il responsabile locale del PDL, Roberto Conca non ne sapeva assolutamente nulla.
Come si vede i possibili scenari sono molti ma le direttive sono due, la prima sarà una diretta conseguenza delle votazioni sulla fiducia a Berlusconi in Parlamento, se perderà il governo della nazione infatti, si verificherà un discreto travaso verso Fini e compagni e la seconda direttiva sarà rappresentata dalla sorte dell’amministrazione Comunale, guidata dai superiori interessi della collettività ma che passeranno necessariamente attraverso singoli e dignitosi interessi personali in funzione di future alleanze locali.
Catone