Ho letto con molto interesse la risposta che l’assessore dr. Nicola Palmiero ha voluto dare alle riflessioni esposte nel precedente articolo “ Tra dire e fare …” e devo dire la verità ne sono stato colpito e deluso sia per i toni, quanto per i contenuti. Ci saremmo aspettati una risposta diversa, magari meno fuorviante, irritata ed attinente alla problematica. Ce ne faremo una buona ragione. Caro Assessore, ci spiace deluderla, ma nessuno ha inteso offendere i suoi affetti, né nelle intenzioni, quanto nei fatti, pertanto le sue lagnanze restano semplicemente strumentali a ricevere un postumo pubblico plauso.
Sa, solitamente le persone (quelle poco erudite, come magari siamo), quando vogliono esprimere un concetto o parlano con paroloni, magari proprio per non farsi capire, o si esprimono con esempi la cui verificazione, costando fatica ( ahi la fatica che brutta bestia!), non viene mai fatta da nessuno. Tuttavia nell’articolo precedente al suo, un esempio è stato utilizzato semplicemente per fare comprendere la reale portata del problema che, a questo punto, va meglio esplicitato per chiarire anche che è il mondo che gira intorno al sole.
Ribadito il concetto principale che il Comune non ha utilizzato per gli anni scorsi, a meno che non si riferisca ad una fantomatica preistoria che solo lei conosce, Lei ( non si offenda, mi raccomando! Siamo nel campo dell’ipotesi) viene tirato in ballo a “latere” (significa collateralmente) per fare vedere alla nostra collettività, magari ( stiamo utilizzando il condizionale, non per insinuare , ma per rendere un’idea…( non si offenda n. 2) quanto sia difficile, nell’imprenditoria agricola, non utilizzare alcuni prodotti ( ci sono d’altra parte prodotti rispettosi della “lotta integrata”) per non compromettere i raccolti in quantità e qualità; come dire Assessore, ci crede veramente in questo protocollo, soprattutto se calato in una realtà così e fortemente depressa come l’imprenditoria agricola?
Il richiamo al “ qr code Campania” d’altra parte non risponde affatto alla domanda posta nell’articolo che non riproporremo per non sentirci “beceri”, ma sposta l’attenzione su qualcos’altro che non avremmo voluto analizzare. Ed infatti, forse un semplice “si” o “no” sarebbe stato maggiormente gradito nonché attinente. Rimanendo dell’avviso che i fatti di casa sua sono solo i suoi, ci fornisce il pretesto per notare che, accedendo al sito che ci viene segnalato, la certificazione non “certifica” l’assenza di uso di “prodotti” ( ripetiamo ci sono quelli utilizzabili anche nella agricoltura biologica) ma “valori” nella norma che indicano, a sommesso parere dell’ignorante scrivente, la salubrità ambientale dove sono stati prelevati ( ricordiamo tutti la “Terra dei Fuochi “). Se volessimo essere “beceri” ora sposteremo la nostra attenzione su altro ( metodi di campionatura, date prelievi, date raccolti, periodi se piovosi o no ecc) però ora ci tacciamo perché la nostra intenzione, caro Assessore, non è stata quella di fare attacchi gratuiti, tantomeno alla sua impresa familiare che riteniamo una eccellenza al pari di altre nella nostra zona, ma quella di evidenziare, per carità, a nostro parere, quello che non va dell’unico atto di indirizzo, crediamo, politico, che in due mesi la Sua amministrazione ha voluto fare.
Altro concetto che ci preme analizzare è quello di “Lotta Politica”. Che brutto termine ha utilizzato! Un termine che richiama, questo si, all’odio tra le classi e le fazioni e che non lascia presagire a nulla di buono.
Se ha inteso il nostro articolo come un attacco personale ci dispiace, pur ribadendo il concetto che non sempre si è in presenza di una offesa quando qualcuno esprime un concetto che non “ci gusta” o si ritine ingiusto. Sappiamo benissimo che la sua replica ha fatto spellare le mani a tutti i suoi sostenitori, ma a questo punto, chiarito il su espresso concetto, ci viene da chiederLe: “Cosa intende fare da grande” o meglio “cosa intendete fare da grandi”( sa le aspettative sono molto alte ?) Davvero ritiene che solo perché ci sia qualcuno che evidenzia la poca attinenza di un progetto alla nostra realtà locale si stia facendo “Lotta Politica”? Forse Le sfugge il concetto stesso di democrazia. Ma d’altra parte ci ha già risposto tra le righe circa la reale portata del protocollo varato dalla Giunta : “Sono consapevole che poco o nulla si può fare in una zona agricola come la nostra impedendo l’utilizzo dei pesticidi nelle sole aree urbane ma bisogna che il cittadino e gli imprenditori agricoli si sentano parte del cambiamento, perchè siamo il cambiamento>>. Come dire: il protocollo non serve a nulla, ma la delibera serve per ricordare che siamo vivi e siamo il cambiamento al disastro che ci ha preceduti.”
Va bene così, anche se opinabile! Tuttavia alla fine ci viene da chiedere se, dovendo la delibera sensibilizzare le comunità circa le politiche ecologiche, non ha invaso il campo di altri due suoi colleghi i quali magari neppure se ne sono accorti.
Suvvia non se la prenda, da oggi potrà annoverare anche noi tra i suoi fans … seguiremo le sue gesta con vivo interesse.
Ps il voto resta sempre alto: 9 ( ma aggiungiamo, tendente a Futuro Messia… Messia permettendo)
Cordialmente, suo affezionatissimo