Non è un buon momento per l’economia nazionale, figuriamoci per quella locale. Il commercio al dettaglio quest’anno, in coincidenza delle festività natalizie ha dato il primo responso negativo: meno il 30 per cento sul volume degli affari registrato l’anno scorso nello stesso periodo. Ma non è tutto, in coincidenza con queste festività si è registrata la chiusura della storica pasticceria del Corso ed altre due attività commerciali.
Le iniziative per movimentare in qualche modo l’ambiente, per stimolare piccoli consumi, non mancano. Ma non sono sufficienti. I mercatini, le mostre, le rappresentazioni sono attività che certamente portano giovamento al clima natalizio, invitano la gente a partecipare, stimolano le iniziative culturali ed artistiche, insomma hanno una loro effettiva utilità ma, sul piano economico ci vuole ben altro.
Si legge spesso nelle motivazioni a supporto di delibere comunali per l’assegnazione di piccoli contributi a questa o quella iniziativa locale di intrattenimento o altro, che gli stessi sono finalizzati a stimolare l’economia, il commercio e bla, bla, bla… si parla, giustamente, di valorizzare i prodotti locali, alcuni di ottima qualità ma, a chi è indirizzato il messaggio commerciale? Tutto resta nell’ambito paesano e territoriale. Ma l’economia non si alimenta in questo modo, non si può pensare di aumentare il reddito familiare facendo passare le risorse interne da padre in figlio o viceversa o tra gli stessi figli. E’ necessario che in famiglia arrivino risorse economiche esterne, solo così si può incrementare il reddito medio pro capite e disporre di una parte di reddito da destinare ai consumi. Questo si ottiene attirando sempre più visitatori nella nostra città, sfruttando quello che abbiamo in termini di risorse monumentali, storiche e ambientali, organizzando manifestazioni di elevato respiro artistico, offrendo una nuova e diversa immagine della nostra città.
Occorre volare alto. Bisogna investire sulle nostre eccellenze ed attuare una politica commerciale orientata al mercato esterno. Un progetto condiviso tra gli operatori commerciali ed artigiani e una pubblica amministrazione lungimirante, potranno individuare la giusta strategia per utilizzare al meglio le scarse risorse economiche disponibili ed assegnare utili incentivi per il rilancio dell’economia locale, consapevoli però, di dover fare scelte coraggiose e non condizionate dal piccolo particolare.
Figueras
" Il bilancio delle attività commerciali di queste ultime festività natalizie è stato ulteriormente negativo anche nei confronti dello scorso anno. Le condizioni atmosferiche unite ad una ormai strutturale situazione economica in forte crisi, non solo a livello locale, hanno contribuito a far classificare questo periodo come uno dei più neri degli ultimi anni" questo l’amaro sfogo del Presidente dell’Ascomart di Teano, Angelo Sirignano.