Il cittadino, autore della protesta, è uno che le cose non le manda a dire. Ha più volte segnalato il fatto che spesso, sulla casa comunale, si scorgono impiegati e semplici cittadini intenti a fumarsi la sigaretta nei corridoi e qualche volta anche negli stessi uffici.
Il fatto che i suoi appelli non fossero tenuti nella debita considerazione ha aumentato la sua insofferenza fino al punto da presentare all’Ufficio del Personale del Comune una lettera diffida a provvedere tempestivamente a fare affiggere in tutti i locali il divieto di fumare e l’obbligo di prendere provvedimenti nei confronti di chi questo divieto non lo rispetta.
Sembra che la lettera diffida contenga un ultimatum che scade il prossimo 15 gennaio. Se entro tale data, il nostro cittadino censore, non dovesse riscontrare una piena applicazione di quanto la legge dispone in modo anche abbastanza chiaro e perentorio, si recherà direttamente presso la Stazione dei Carabinieri per presentare una denuncia formale contro un colpevole atteggiamento dell’Ente.
L’insofferenza verso il mancato rispetto delle regole per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica è in continuo aumento ed anche giustificatamente, le ultime statistiche sui tumori e sulle provincie più esposte e maggiormente colpite, citano proprio le provincie di Caserta e Napoli, ancora una volta in testa per primati di cui faremo volentieri a meno.
M.G.