Pensavamo che l’interesse per le primarie del Pd, prima per indicare il candidato premier per la coalizione del centrosinistra e poi per scegliere i candidati al parlamento, si fosse esaurito, almeno per quanto interessa la nostra città, con la vittoria di Bersani su Renzi e ultimamente con la indicazione di Caputo, Picierno ed Esposito quali certi candidati al Parlamento. Ed invece non sembra essere così, c’è uno strascico che, contro la nostra volontà, ci trascina in una polemica alimentata da una lettera inviata dal colonnello Pasquale Pino, capolista di una lista civica alle prossime elezioni amministrative di Teano, al segretario del PD Bersani, al segretario regionale ed a quello cittadino nella quale si legge testualmente: “Voi vi riempite la bocca ad ogni piè sospinto sul rispetto delle regole, acquisite eccellenti magistrati alla vostra lista per sottolineare l’importanza della legalità, ma fate poco quando la vostra organizzazione zoppica o le viola. Anche a Teano, ma la cosa si è ripetuta in altri Comuni come risulta dalla stampa, i circa 700 votanti delle primarie per designare i candidati al Parlamento non hanno pagato i due euro previsti. Chi ha pagato per loro e perché? Quali interessi hanno spinto la generosità di qualcuno a sborsare , di questi tempi, circa 1.400 euro? Al pacchetto delle tessere pagate, per agevolare naturalmente il tesseramento, abbiamo sostituito il pagamento delle primarie. Dov’è il nuovo corso, se i potentati locali pagano le primarie al posto delle tessere? “
Pino dunque fa un’affermazione, che a noi non risulta confermata, secondo la quale qualcuno avrebbe sborsato 1400 euro per non far pagare i due euro per votare le primarie. E noi cosa c’entriamo? Almeno tre nostri lettori, con toni e garbo diverso, ci hanno accusato di aver volutamente ignorato la notizia e questo per fare un favore alla candidata locale che evidentemente, secondo i lettori, era quella maggiormente interessata a favorire l’afflusso alle urne e garantirsi quindi la candidatura con i voti della propria città.
Precisiamo intanto che l’addetto stampa del colonnello non ha ritenuto di inviarcene copia, inviata invece a Paese News ed alla Gazzetta di Caserta, ma vogliamo in questa occasione ribadire ancora una volta che, se qualcuno pensa di tirarci per la giacca da una parte o dall’altra, farebbe bene ad interrompere questi ingenui tentativi perché non siamo disponibili ad assecondare nessuno. Vogliamo goderci il grande privilegio di poterci considerare uomini liberi, come non lo sono quelli che ci vogliono a tutti i costi attribuire etichette di questo o quel colore. Almeno questo è il nostro proposito come responsabili editoriali di questo giornale, il che non significa automaticamente che ci riusciamo, almeno non sempre.
Una considerazione però i nostri lettori ce la debbono consentire: Non sappiamo se la notizia segnalata da Pino sia vera ma, ammesso che lo sia, ma davvero ci vogliamo scandalizzare che un aspirante candidato al Parlamento possa investire 1400 euro per garantirsi una elezione quasi certa, che gli consentirebbe uno stipendio mensile di oltre 12mila euro mensili? Non hanno scandalizzato i nostri osservatori puritani le centinaia di migliaia di euro sborsati da alcuni candidati del centrodestra per l’inserimento nei posti sicuri alle ultime elezioni politiche? Ci vogliamo scandalizzare per 1400 euro sborsati dalle proprie tasche quando apprendiamo ogni giorno di ladrocini milionari di soldi pubblici sperperati dai rappresentanti dei vari partiti, diversi livelli istituzionali e territoriali?
Queste perplessità pensiamo che non offendono chi avrebbe sborsato i 1400 euro ma i 700 votanti che hanno partecipato alle primarie, con o senza i due euro.
Antonio Guttoriello
Direttore Responsabile