Nessuno ne parla, non leggiamo alcun comunicato, la stampa sembra essere completamente disinteressata da quanto accade nei nostri cimiteri e particolarmente in quello di Teano Centro. Ma si sa, se non arrivano direttamente le notizie dal palazzo, le altre non interessano e poi potrebbero dare fastidio a qualcuno.
Per caso abbiamo incrociato una vecchia signora reduce da una visita ai propri cari, presso il cimitero di Teano Centro. Piangeva e parlava da sola. L’abbiamo avvicinata e chiesto se potevamo esserle utile, capire il perché di quel pianto, anche se poteva essere comprensibile, visto il luogo dove ci trovavamo.
Forse era proprio quello che voleva, ci ha scaricato addosso un fiume di parole, forti. Ci ha chiesto se fosse giusto che al dolore per la perdita di un proprio caro si deve aggiungere anche quello di vedere profanate le tombe che ne custodiscono i resti, in questo caso del marito. “Fatevi una passeggiata là dietro, ci ha detto, vedete cosa hanno combinato . L’altra settimana ho comprato dei fiori nuovi al mercato di Vairano Scalo per metterli davanti alla tomba di mio marito ed oggi ho scoperto che si sono rubati i portafiori ed i fiori sono stati buttati via. Sono quattro giorni che c’è quella indecenza e nessuno che si preoccupi di dare una ripulita”.
Ci siamo diretti verso la zona a sinistra del vecchio cimitero e qui effettivamente ci ha accolti uno spettacolo triste, avvilente e per alcuni versi, indecente. Da molti portafiori sono stati prelevati i contenitori, forse di rame, ed i fiori sparsi dappertutto. All’ingresso il guardiano, seduto su di una panchina dialogava tranquillamente con altra persona e si godeva una "lenza di sole" dopo aver provveduto a parcheggiare la propria auto all’interno del cimitero e proprio di fronte ad alcuni loculi.
Ogni tanto si scorgeva qualcuno che cercava di ripulire il marciapiede dove c’era forse un familiare, un amico, a cui avevano sottratto appunto i portafiori.
Abbiamo regalato ai nostri defunti intere estati in compagnia di masse di rifiuti maleodoranti, abbiamo assistito alla caduta di calcinacci e detriti di ogni genere da mura pericolanti, oggi sappiamo, anzi abbiamo constatato personalmente, che da qualche giorno si è verificato un vero e proprio saccheggio all’interno del nostro cimitero e, cosa più triste, sembra che a nessuno importi. Basterebbe incaricare una sola persona, per una sola giornata di lavoro, per fare pulire quella zona, raccogliere quei fiori buttati per terra, e ridare al luogo un minimo di dignità.
Nessuna voce che si alzi per rivendicare il rispetto dovuto ai nostri defunti, silenzio assoluto dal palazzo, ma noi comunque, figli di una civiltà diversa, ci auguriamo che tra cento anni, chi oggi ha queste responsabilità, possa godere di un maggiore rispetto di quanto oggi loro non riconoscano ai nostri e loro defunti.
Antonio Guttoriello