
Alcuni meridionalisti si comportano oggi proprio come si comportarono i piemontesi un secolo e mezzo fa.
Solo volgarità, saccenza ed offese contro il popolo teanese dopo la pubblicazione su Facebook, nel profilo personale della scrittrice Vittoria Longo, che aveva pubblicato le riprese effettuate da Valter Giarrussoalter nell’auditorium dell’Annunziata per la celebrazione del 154mo anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia. Le immagini del tricolore sbandierato dai giovani studenti e l’intonazione dell’inno di Mameli ha fatto scatenare il popolo del Web di fede "meridionalista" contro i promotori di tale manifestazione. Sul tricolore e sui teanesi hanno scaricato di tutto, definendoci ignoranti, traditori, persone squallide e tanto fango sulla nostra storia.
Incomprensibile tanto livore verso la nostra gente ed assolutamente giustificabili quindi le rimostranze di tanti nostri lettori che ci hanno chiesto di intervenire per difendere i buon nome della nostra città.
Ci è sembrato giusto intanto interpellare l’amico Gino Gelsomino che tanto impegno pone nello stimolare un confronto assolutamente civile tra le due fazioni e non ci ha sorpreso la sua netta presa di distanza da questi signori
Caro Direttore,
solo ora ho visto numerose dichiarazioni pubblicate a commento della manifestazione del 17 u.s., offensive e denigratorie verso noi teanesi e verso la nostra città. Il mondo purtroppo è pieno di imbecilli che hanno come unico scopo far fallire gli sforzi di coloro che, con impegno e dedizione, dedicano il loro tempo a studiare le vicende storiche che hanno coinvolto il nostro popolo e le nostre terre cercando di far emergere la verità degli accadimenti. Per quanto mi riguarda mi dissocio decisamente, per quanto possa essere io personalmente collegabile a tale vicenda, da tutti i commenti che suonino denigratori nei nostri confronti e nei confronti della nostra Città ed anzi invito a non collegare in alcun modo le mie riflessioni, che hanno tutt’altro carattere e finalità, a quei commenti. Ho anche la presunzione di accomunate a questa dichiarazione gli amici che hanno preso parte al contraddittorio del 17, sia come interprete che come ospiti, perché ne conosco la correttezza e l’onestà intellettuale.
Gino Gelsomino
Informata dallo stesso Gelsomino, di quanto accadeva sulla sua pagina web, la dottoressa Vittoria Longo, che ha partecipato all’interessantissimo convegno dal titolo " L’Italia unita: necessità stgorica o volontà di popolo?" realizzato nella sala dei convegni del Loggione, il pomeriggio del 17 u.s. ha prontamente emesso il seguente comunicato:
Giorni fa, avevo condiviso un post sui festeggiamenti di Teano in merito all’Unità d’Italia. I commenti a seguire, sono stati a dir poco squallidi, -offendendo i teanesi e la stessa Teano. Io mi dissocio totalmente da coloro che pensano di essere "tuttologi" affermando la verità storica con saccenza, volgarità e maleducazione sfociando addirittura nella violenza e nelle minacce. Chi di voi non è d’accordo si cancellasse IMMEDIATAMENTE DAI MIEI CONTATTI. Il 17 marzo io con Valentino Romano e Domenico Offi siamo stati ospiti della città di Teano, dove l’amministrazione ci ha accolto a braccia aperte con garbo e cortesia. Lo stesso garbo che ha contraddistinto il dibattito culturale, anche se contraddittorio, tra Romano e Gliottone. Se alcuni "meridionalisti" vogliono affermare la verità storica con lo stesso modo in cui I Piemontesi hanno agito al sud nel 1860, avete sbagliato strada! E voi prima di avere consapevolezza, cosa eravate, cosa pensavate e come agivate? Per cui, cancellatevi immediatamente dai miei contatti
Vittoria Longo
Ci è sembrato opportuno informare il sindaco di Teano Nicola Di Benedetto di quanto stava accadendo e lo stesso, telefonicamente, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La posizione dell’Amministrazione è abbastanza chiara: intendiamo dare rilievo a tutte le ricorrenze che riconducono all’Italia, come nazione unita. Abbiamo voluto pertanto dare risalto alla ricorrenza del 17 u.s. come faremo per il 2 giugno ed il 26 ottobre. Per quanto ci riguarda sono momenti di riflessione collettiva che devono essere vissuti con lo spirito di una nazione che non deve perdere i propri valori, anche se partendo da presupposti diversi. Teano deve essere un contenitore di valori condivisi di unità nazionale”
Nicola Di Benedetto
Noi stiamo qua, fieri custodi della nostra civiltà e della nostra storia, a tutti coloro che volessero capire chi siamo, rivolgiamo il civile invito a rileggersi la nostra storia, non quella degli ultimi 150 anni ma, partendo da almeno due millenni fa.
Antonio Guttoriello

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