Il 2 agosto scorso, proprio davanti al Sert in Viale Italia, il comitato per la salvaguardia del diritto alla salute, ha effettuato la prima uscita pubblica facendo partire la raccolta delle firme a difesa del servizio pubblico che si occupa della tossicodipendenza allocato nei locali di viale Italia in via di dismissione.
Se non verrà trovata una idonea collocazione al servizio SERT, incombe il rischio chiusura, con il trasferimento della struttura in altro comune del distretto. Sono giorni ormai che in paese l’argomento è all’ordine del giorno con aspre polemiche per l’assenza e l’assoluto inquietante silenzio delle autorità locali. Il Ser.T. è una struttura sanitaria che cura la tossicodipendenza. Al Sert il tossicodipendente trova accoglienza e le cure necessarie, al Sert si rivolgono le famiglie che vivono quotidianamente problematica della tossicodipendenza.
L’indifferenza ostentata dall’amministrazione locale ha indotto la formazione di questo comitato per difendere l’importante servizio, scaricato con estrema disinvoltura ed etichettato come servizio di scarsa importanza e poco rilevante ai fini del benessere della collettività, la cui chiusura a detta degli amministratori locali (nell’ultimo consiglio comunale) non rappresenta una grave perdita. Poco importa se tale sciagurata ipotesi comporterà una significativa e ulteriore diminuzione dell’assistenza nel distretto sanitario di Teano già impoverito di servizi. A nessuno sembra importare che tale perdita comporterà un aggravarsi del dramma che le famiglie colpite dal problema vivono quotidianamente.
Eppure per risolvere il problema basterebbe individuare dei locali alternativi a quelli in dismissione di viale Italia. Ma il problema sembra essere proprio questo!
Il Sert nessuno lo vuole, i tossicodipendenti nessuno li vuole. Nel millennio della globalizzazione, della lotta ad oltranza ad ogni sorta di discriminazione, nel tempo in cui si scende a migliaia nelle piazze per difendere attivamente il diritto dei più deboli, degli immigrati, degli omosessuali, si discriminano dei malati. I tossicodipendenti a Teano con il comportamento messo in atto dai nostri amministratori, assurgono al ruolo di moderni appestati tanto che non ci meraviglieremmo se qualcuno suggerisse di collocarli in campi lazzaretti di manzoniana memoria o rispolverasse l’idea di creare nuovi ghetti all’interno dei quali confinarli. La sub cultura ed il pregiudizio non possono e non devono orientare le scelte di chi ci governa.
Il neo comitato ha dato il via alla prima delle molteplici uscite pubbliche in programma per sensibilizzare la cittadinanza alla grave problematica della diffusione delle sostanze stupefacenti in città e pertanto attraverso queste iniziative difendere e potenziare i servizi attivi sul territorio per combattere senza pregiudizio alcuno la diffusione delle droghe e non far finta che il problema non esiste.
Prossima uscita del comitato è programmata per sabato prossimo con una identica iniziativa durante il mercato settimanale.
Il Comitato per la Salvaguardia del Diritto alla Salute:
TOSSICODIPENDENTE = MALATO