Il 15 aprile 1452, in provincia di Firenze, a Vinci nasceva il grande Leonardo. Definito un uomo d’ingegno, progettista ed inventore, talento universale del Rinascimento, che occupandosi di architettura, scultura, disegno, anatomia, musica e tanto altro ancora, è considerato oggi uno dei più grandi geni dell’umanità. Per un genio che veniva alla luce, un’ altro passava a miglior vita nel medesimo giorno: Antonio De Curtis, in arte Totò. Era il 15 aprile 1967, quando se ne andava il genio indiscusso della risata. Sempre nello stesso mese, questa voltà però il 14 aprile 1970, alle 22:08 di Houston (le 3:08 del mattino del 14, ora di Greenwich), il mondo iniziò a stare con il fiato sospeso per conoscere il destino di tre astronauti in rotta verso la Luna con l’Apollo 13. La rottura di un serbatoio d’ossigeno aveva privato i tre dell’equipaggio di gran parte delle risorse necessarie per sopravvivere, e ciò ad oltre trecentomila chilometri da casa. Resterà scritto nella storia quel : "Okay, Houston, we’ve had a problem here" ("OK, Houston, abbiamo avuto un problema qui"). Anche se per altri la frase non fu proprio questa. Ma poco importa alla storia.
Ma l’evento più grande, di cui ricorre il centenario proprio quest’anno, avvenne il 15 aprile 1912, tra la mezzanotte e le 2:40 am: l’inaffondabile transatlantico R.M.S. Titanic della White Star Line, scomparve in fondo all’oceano Atlantico settentrionale, a 375 miglia a sudest di Newfoundland (Canada), due ore e 40 minuti dopo la collisione con un iceberg. Morirono 1514 persone fra passeggeri della seconda e terza classe, ed equipaggio. La tragedia si era consumata poco prima della mezzanotte senza Luna, del 14 Aprile, quando il Titanic speronò una montagna di ghiaccio. Il Titanic, cinque giorni dopo la sua partenza da Southampton, una città della contea dell’Hampshire nella regione del Sud Est del Regno Unito, giaceva sul fondo dell’oceano.
I quotidiani e le riviste dell’epoca crearono la leggenda e il mito. Da allora i titoli sul Titanic affollano le librerie e le biblioteche di tutto il mondo. Da evento tragico, è diventato evento mediatico e macchina da soldi. Il relitto d’acciaio del Titanic, riposa nella sua buia tomba su un’area di quasi 400 ettari in fondo all’oceano. Lo hanno scovato con sofisticati robot e sonar nel 1985. Da allora sono arrivate a noi migliaia e migliaia di immagini spettacolari che fanno letteralmente sbizzarrire la fantasia di tutti. C’è chi vorrebbe recuperarlo, chi preservarlo lasciandolo adagiato lì dov’è ora. I tesori che ha ancora in pancia, sono di valore inestimabile e la corsa al recupero è una golosità per molti. Le norme del diritto e la proclamazione dell’Unesco parlano chiaro: la tomba del Titanic deve essere protetta!
Quel viaggio interrotto sul nascere, è un sogno ricorrente che si vuole a tutti i costi interpretare, ricordare e trasmettere alle future generazioni. Mantenere vivo il ricordo di qualcosa e di qualcuno è un obbligo morale di chiunque. Il mondo intero naviga sul Titanic. La nave dei sogni, della speranza, della vita nuova, della tragedia, della rinascita. In questi giorni qualcuno ha osato paragonare la tragedia della Costa Concordia a quella del Titanic. La prima, preludio della Prima Guerra Mondiale, la seconda nell’era della tecnologia. Due tragedie del mare, unite dal dolore, ma diverse l’una dall’altra se non altro perchè avvenute in tempi completamente diversi.
Praticamente imparagonabili.
Luciano Passariello