Rita Cuccaro nasce a Teano, si diploma in ragioneria e, amando molto i bambini, studia puericoltura.
Ricorda di essere stata una bambina vivace, generosa, semplice e allegra che amava giocare in compagnia e all’aria aperta, ma, soprattutto, amava guardare programmi musicali in televisione, quali Lo Zecchino d’Oro e Canzonissima.
Il Sogno di Rita Cuccaro era “Essere su un palcoscenico e cantare, cantare…”
Diventare un giorno famosa con la pubblicazione di un suo inedito.
Frequentava. infatti. corsi di ballo, partecipava a recite e saggi, cantava nel coro parrocchiale, conseguenza questa, non soltanto del suo amore per il canto, ma anche di un forte sentimento religioso.
A 28 anni incontra l’amore della sua vita e lo sposa: nascono tre figli che Rita adora, ma noi madri sappiamo che l’amore per i nostri cuccioli è, per un certo numero di anni, un amore esclusivo.
Per tale ragione, Rita ha potuto dedicarsi seriamente alla Canzone soltanto negli ultimi anni.
“Non esiste circostanza, né destino, né fato che possa ostacolare la ferma risolutezza di un animo determinato“ (Elle Wheeler Wilcox)
Motivata e caparbia Rita Cuccaro si mostra decisa ad aprire il secondo tempo della sua vita cercando di dimostrare che, indipendentemente dall’età, sia possibile intraprendere, con professionalità, la carriera da sempre sognata.
Ha cominciato a realizzare il suo “sogno” con la frequentazione di ambienti ad esso legati, partecipando a “serate” di amici facenti parte di un complesso.
Ricorda quando la prima volta che le chiesero di cantare una canzone -scelse “Pazza Idea“ di Patty Pravo-, nonostante la forte emozione, la sua esibizione piacque al pubblico.
Continuò a partecipare ad altre serate, prese parte a manifestazioni canore e continuò a cimentarsi come cantante.
Questo fino al giorno in cui conobbe il maestro Luciano Somma, poeta e autore di testi musicali.
Luciano Somma, dopo averla ascoltata, volle dare fiducia a Rita consentendole di cantare alcuni suoi brani: “Oltre il Cielo oltre il Mare”, “Adesso che vai via”, “Mi chiamavi Bambolina”.
Di queste interpretazioni vennero realizzati interessanti video dalla Pioniere LENOIS Barbara Lo Fermo, video che furono visionati ed accolti tanto favorevolmente dalla Direzione Artistica dei progetti culturali LENOIS da indurla a proporli più volte durante le trasmissioni televisive “Da Ischia l’Arte” e “TG LENOIS”.
Le doti canore ed espressive di Rita Cuccaro, durante la scorsa estate, hanno ricevuto notevoli riconoscimenti in occasione delle sue esibizioni in alcuni eventi culturali organizzati da LENOIS, ad Ischia, con il Patrocinio Dell’Istituto Agostino Lauro e del Comune di Torrenova.
Rita adesso è entrata a far parte del progetto LENOIS, dichiarandosene felice ed onorata.
Racconta che il genere musicale dal quale è maggiormente attratta è quello melodico: canzoni anni ’60 ’70 ’80, ritenendole anche le più adatte al suo timbro di voce: “Canzoni dotate di melodie ricche di sonorità, capaci di trasmettere sensazioni e ricordi.”
Ho conosciuto Rita Cuccaro la scorsa estate ad Ischia: due occhi enormi, un bel sorriso, un corpo statuario, diretta, affabile.
L’ho osservata mentre si preparava a cantare: si guardava intorno con aria trasognata, sbarrava gli occhi, come a dire “Ma è proprio vero? Sono qui con un microfono in mano, davanti ad un pubblico che mi ascolta?”
Sì Rita, ti stiamo ascoltando, ci piace ascoltare e lo faremo ancora.
“Ognuno di noi compone la Sua storia,
e si carica del dono di essere felice“
Libera traduzione di Marina De Caro, dal portoghese-brasiliano, della canzone “Tocando em frente“ di Maria Bethania.
Marina De Caro