Quanti ricorderanno il grave problema scoppiato anni fa quando si apprese che il livello di arsenico nelle falde acquifere da cui li alimentava il nostro acquedotto raggiungeva percentuali molto al di sopra dei massimi previsti dalle leggi nazionali ed europee.
Fu quella la prima volta che la popolazione di Teano venne a conoscenza di questo problema e si diffuse anche una certa psicosi. Ci furono anche a dire la verità associazioni politiche e non che presero a cuore il problema ed avviarono autonomamente indagini di laboratorio sulla qualità delle acque pubbliche prelevate in vari punti della città (Maurizio Simone, Paride Vetrano, Antonello Boragine, Mimi Spaziano).
Oggi si apprende che in ottemperanza ad un decreto che risale al 2001 il n.31 è stato attivato un nuovo servizio di monitoraggio costante sull’intera rete dell’acquedotto cittadino, che si alimenta da 12 pozzi e due sorgenti, affidato ad un’azienda specializzata nel settore. I risultati di queste analisi saranno resi disponibili ai cittadini attraverso la consultazione del sito internet del Comune alla voce “Sistema idrico integrato” o “Qualità delle acque potabili”.
Com’è noto il nostro comune, proprio in coincidenza con la scoperta dei valori alti di arsenico contenuti nelle acque, concentrato prevalentemente in un pozzo di S.Reparata, per garantire la normale alimentazione, fu chiuso il pozzo e stipulato un contratto di acquisto delle acque della società Acqua Campania S.p.A.. Oggi dal Comune ci informano che quel pozzo è stato riattivato provocando una miscelazione delle nostre acque sorgenti con quelle della Società Campania con notevole risparmio economico.