Nel mondo del Giornalismo o della Stampa in genere, il refuso è un errore di composizione o di stampa prodotto dallo scambio o dallo spostamento di una o due lettere, o segni, causato spesso da errata collocazione dei caratteri nella cassa o da errore del tastierista o da difetto. E, se ciò, nel mondo del Giornalismo è da reputarsi semplice disattenzione, negli atti di una Pubblica Amministrazione il “refuso” può declinarsi in potenziale “abuso”, “omissione”, “falso” e, comunque, inammissibile. Mai avremmo immaginato che un’(A)amministrazione, quella di Teano, per intenderci, ci costringesse persino a riaprire ferite già difficilmente rimarginabili. Era il 02 ottobre 2022 quando dovemmo apprendere dalla Stampa che “Tragico incidente di caccia a Teano, nel Casertano, dove il 57enne Aldo De Francesco è morto dopo essere stato colpito alla schiena da un fucilata sparata da un compagno di battuta di 76 anni…”. Ci rendiamo conto che, oggi, nostro malgrado e con grande pena nel cuore, siamo costretti (maledetto mestiere il nostro), complice l’(A)mministrazione locale, a riaprire una dolorosa ferita, quella del compianto Concittadino A. De Francesco. Ebbene, egli era un apprezzato imprenditore edile e, a causa di ciò, lo ritroviamo menzionato, a ben due mesi dalla sua dipartita,in una Determina del Comune di Teano a firma dell’Ing. Fulvio Russo. Ci riferiamo alla Determina n. 413 (?) (illeggibile) del 24 novembre del 2022, con la quale onde dover intervenire urgentemente per il ripristino del manto stradale di Via Giusti, “sì interpellava, per le vie brevi, la ditta Edil Teano di De Francesco Aldo S. a. S. & C., con sede in Teano Via C. L. Abenavolo, la quale si rendeva immediatamente disponibile ad effettuare i lavori; Che per far fronte all’esecuzione dei lavori ritenuti più urgenti si individuava quale importo congruo all’espletamento dell’incarico de quo la somma netta di € 4.900,00 oltre IVA come per legge”.
Ora, visto che è d’uopo essere garantisti, che non bisogna necessariamente vestire i panni di “calunniatori di professione”, onde cercare una qualche giustificazione a tali esecrabili atti amministrativi, proviamo a comprendere come si arrivi persino a menzionare persone che non sono più. Una Società in Accomandita Semplice in sigla S.a.S., quella appartenente al defunto De Francesco, nel diritto italiano, è una società di persone che può esercitare sia attività commerciale sia attività non commerciale e che si caratterizza per la presenza di due categorie distinte di Soci: il Socio Accomandatario e il Socio Accomandante. Il Socio Accomandatario è un socio di una Società in Accomandita Semplice o per Azioni che risponde solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali, perché si occupa della gestione amministrativa della società. A loro va la responsabilità amministrativa e rappresentativa della società siccome i Soci Accomandanti gli hanno delegato tutto il potere gestionale. Quindi, tale categoria di Soci Accomandatari è distinta dai Soci Accomandanti, che rispondono delle obbligazioni contratte dalla Società limitatamente alla quota conferita. I Soci Accomandatari hanno responsabilità illimitata, a differenza del Socio Accomandante. Si dovrebbe presumere, quindi, che il De Francesco ne era (purtroppo, non lo è più) il Socio Accomandatario. E, visto che già il 10 novembre, l’Ing. Russo dichiarava in Determina che “interpellava, per le vie brevi”, la Ditta, evidentemente si sarà avvalso di sedute spiritiche dato che l’Imprenditore De Francesco era defunto il 01 ottobre. Qui ci fermiamo e lasciamo ai lettori il giudizio su questo Atto Amministrativo.
Ora, ancora riferendoci a Via Giusti ed agli Atti conseguenziali, ci pare di ricordare che il Gruppo di Opposizione, SiAmo Teano, già il 20 novembre presentò una interrogazione ex art. 32 del Regolamento del Consiglio Comunale inerente ai lavori di manutenzione di Via Giusti – Teano Scalo e Teano Capoluogo e per le opere di arredo urbano. Si leggeva nella nota: “la Determinazione del Responsabile dell’Area Infrastrutture n° 102 del 22/07/2022, Raccolta Gen. della Segreteria Comunale n° 203 del 29/07/2022 con la quale si procedeva all’affidamento dell’incarico alla CALBIT S.r.l. per l’esecuzione delle opere di manutenzione straordinaria di Via Giusti – Teano Scalo Ferroviario e la posa dei paletti para pedonali in Teano Capoluogo per un importo di € 53.045,57, con I.V.A al 10% pari ad € 5.304,56, per un totale di € 58.350,13. E siccome Via Giusti, specie in questo momento storico, costituisce un’arteria d’importanza strategica per la viabilità ed il traffico cittadino (per effetto della chiusura di via Rio Persico) i Consiglieri di Opposizione chiedono al Presidente del Consiglio Comunale e per il suo tramite al Consigliere delegato all’Urbanistica e/o alle opere pubbliche, “di conoscere lo stato di avanzamento e di esecuzione delle opere appaltate”. Dunque l’Opposizione chiedeva conto all’amministrazione Scoglio di come procedevano i lavori straordinari della viabilità delle strade. Ed oggi, noi “millantatori di professione”, ci chiediamo: “Come è possibile che si riappaltano e si impegnano somme a due Ditte diverse lavori per la stessa Via Giusti?” Un appalto (stesso oggetto) con Determinazione n. 102/2022 ed un altro (stesso oggetto) con Determinazione n. 413/2022. Dovremmo rifarci a qualche seduta spiritica per capirci qualcosa?
Pasquale Di Benedetto