Vorrei fare alcune considerazioni su alcuni articoli ed in particolare su di un titolo di un articolo che riguardava l’accorpamento delle scuole. Hanno vinto i Bambini! Premetto che non c’è alcuna premeditazione o interesse in quello che vado ad esporre se non il farsi parte di una lamentela generalizzata di molte persone che non vivono a Teano centro o allo Scalo ferroviario. Da alcuni mesi svolgo la mia attività ministeriale di Diacono presso la Parrocchia SS. Trinità di Versano ma in passato anche a Furnolo.
Perchè dico questo, perchè tante volte presi da un accecato senso di economicità si buttano a mare quelle che sono tradizioni e valori di determinate comunità. E’ da tutti risaputo che ogni frazione del nostro Comune porta in dote dei valori culturali e delle tradizioni che si discostano da quelle del Centro. Ogni frazione si sente custode di questi valori e si indigna quando qualcuno presume di bypassarli in funzione di chissà quale superiorità. Veniamo a quest’ultimo aspetto, quelle delle scuole soppresse.
Si è fatta una battaglia per abolire le pluriclassi, ma non si fa la battaglia per far abolire le megaclassi. Sentendo tanti genitori ci si accorge di una povertà culturale dei figli perchè in classi di 25/30 ragazzi non si riesce a lavorare bene, però si parla solo delle pluriclassi dove il bambino lavorerebbe male perchè deve stare con altri bambini di classi superiori o inferiori. Ma proprio in questo rapporto stretto docente/alunno il perno di tutta la situazione. In modo particolare è alle scuole elementari, pardon primarie, dove c’è maggiore bisogno di attenzione e "carezze", questo rapporto docente/alunno deve essere recuperato con maggiore attenzione. Adesso, invece, sotto l’egida di una scuola che deve insegnare a tutti i costi, di un nozionismo invadente e di un allontanamento da ogni valore sociale, ma anche e soprattutto affettivo, abbiamo le megaclassi dove ascoltare un bambino diventa problematico e può avvenire una volta a quadrimestre! Quanto tempo può dedicare un insegnante per ogni bambino? Nelle pluriclassi si aveva sicuramente un tempo maggiore anche se era diviso con altri. Ricordiamo sempre l’insegnamento che ci ha lasciato Don Milani il quale certamente non aveva megaclassi ma una grande pluriclasse!
Ma oltre all’aspetto intellettuale e istruttivo quello che più mi fa rabbia è quando si dice che hanno vinto i bambini. Ma cosa hanno vinto: per andare a scuola nella propria frazione si svegliavano alle 7.45 adesso per andare in questi altri siti si devono svegliare alle 6.00 perchè il pulmino del Comune passa alle 7.00 perchè deve fare altri giri! Evviva bambini, vi abbiamo fatto vincere la lotteria del pulmino! Scusate l’ironia! Mi si vuole spiegare che "c’azzecca" Casi con S. Marco? Ma vi sembra logico che i genitori di Casi preferiscono che il figlio vada a S. Marco mentre Teano è a 3 Km, oppure che un genitore di un bambino di Cappelle iscriva il proprio figlio a S. Marco e non a Casale di Carinola o che un genitore di Casafredda iscriva il figlio a Versano e non a Teano? Vogliamo, poi, dimenticarci tutte le diatribe campali esistenti in ogni frazione?
Evviva i bambini! Io dico: poveri bambini sacrificati sull’altare dell’economicità e dello pseudonozionismo in voga nelle nostre scuole. Rinvangando nei miei ricordi fanciulleschi mi ritornano in mente tante belle cose, il mio amato professore Pasquale Gravina con i suoi esperimenti ma anche con le sue verghe, ma ciò che più risalta alla mente erano quelle ore di educazione fisica e civica svolte con la classe del professore Compagnone all’autorimessa Sardella o nei campi pieni di fiori della primavera. Altro che pseudonozionismo lì c’era vita, cultura e tradizione ( passeggiate all’Acqua Ferrata, al Teatro Romano, alla Collina di S. Antonio, ect). Adesso invece bisogna imparare queste cose dalle immagini dei tablet o dei computer, sempre se i bambini dopo un paio d’ore di scuola riescono a rimanere svegli dopo la levataccia mattutina.
Hanno vinto i bambini?
Paride Vetrano