Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera pervenutaci da mittente con0sciuto e firmatario della stessa
Certe notizie fino a qualche anno fa venivano accolte con molta soddisfazione da noi cittadini, soprattutto da quelli che ne beneficiavano direttamente, oggi qualche perplessità la creano anche alla luce delle notizie che filtrano dagli uffici comunali che si occupano di finanza.
In pratica si tratta di questo: la Giunta comunale con delibera del10 nov. n.199, ha approvato un atto di indirizzo politico dando incarico ad un tecnico comunale di predisporre tutti gli atti necessari per la installazione di nuovi 19 pali per la pubblica illuminazione da installare in alcune zone del territorio comunale.
Nella motivazione si legge che il provvedimento tende a dare maggiore sicurezza agli abitanti delle zone interessate. Le zone sarebbero le seguenti:
Strada Casilina, Strada Provinciale 688, Pugliano, Taverna Zarone, Consolata, Casamostra per un totale di 19 pali.
La determinazione, si legge nella delibera, è stata adottata per dare risposte a continue sollecitazioni dei cittadini delle zone interessate.
Non sappiamo quanto costerà questo provvedimento perché non c’è alcuna indicazione per il tecnico che dovrà predisporre il tutto però si legge che i fondi ci sono e sono stati bloccati.
Nulla da ridire quando si tratta di portare dei miglioramenti alle condizioni di vita dei nostri concittadini ma ci sorge spontanea una domanda: ma non era stato proprio l’assessore Sacco Eduardo a denunciare che avevano trovato una situazione debitoria nei confronti dell’ENEL causata anche se non proprio dall’eccessivo consumo di punti luce ? Se l’Ente versa in così gravi condizioni economiche, qual è la molla che ha spinto gli amministratori ad autorizzare un progetto che comunque prevede una spesa non indifferente per il solo acquisto ed installazione dei pali della luce? A cui si aggiunge un aumento di consumo energetico pubblico? Non si vuole malignare ma questo provvedimento somiglia tanto alla vecchia abitudine della vecchia politica che si accattivava l’appoggio degli elettori cambiando qualche lampadina di qua e di la, anzi ci si è adeguati ai tempi e dalla lampadina siamo passati ai pali con annessa lampadina, naturalmente.
Effettivamente a leggere bene questa delibera, molti sono i dubbi che ci assalgono e sarà certamente utile approfondire la questione in un prossimo Consiglio comunale.
Lettera firmata