Egr. direttore,
da nativo di Teano e quindi non più residente, ma sempre affezionato alla mia terra , apprendo con rammarico che la TRECCANI, ha definitivamente assegnato al comune di Vairano Patenora, la paternità del famoso incontro conosciuto fino a qualche giorno fa come avvenuto presso Teano. Io non so se tutto ciò è supportato da documenti storici che confermino l’esatto luogo dell’incontro, ma mi dispiace sentire che l’incontro di Teano è stato dichiarato tale in epoca fascista e che addirittura non esista nessuna documentazione storica al Ministero della Guerra ma invece sia stata tutto un imbroglio del Gerarca fascista di Teano, almeno così è ben visibile in prima pagina del giornale on-line "Vairano News" e di cui allego qualche rigo : …..nel periodo fascista qualche vostra potente conoscenza politica e non ha fatto si che si perpetrasse uno dei più grandi falsi della storia italiana, infatti, a seguito di un’alterazione meschina di una relazione attribuita fraudolentemente al Ministero della Guerra – CHE IN REALTA’ RECAVA IL TIMBRO DEL FASCIO DI TEANO!"
C’è chi parla di complotto politico per "scippare" Teano della sua notorietà per lo storico incontro. Ma la mia domanda fondamentale è : …Se Teano ed il suo 1° cittadino supportato eventualmente dal comitato promotore i festeggiamenti annuali per lo storico incontro, non hanno nulla da nascondere , …ma anzi hanno documenti storici "inediti"(cosi ho letto proprio sul vostro giornale) validi da controbattere ed eventualmente far ritornare sui suoi passi la TRECCANI perchè non chiedere un eventuale serio approfondimento "super partes" che possa veramente valutare e definitivamente stabilire, con documentazione storica attendibile il luogo dell’incontro? Perchè eventualmente non chiedere un interrogazione parlamentare in merito, tanto più che una deputata PD al parlamento è nativa di Teano? E per ultimo comunque, cosa si sta facendo eventualmente per controbattere alla tesi della Treccani?. Poichè se nulla viene tentato, a quel punto diventa veritiera la tesi della Treccani e quindi riconoscere che è stato sempre falsato il luogo dell’incontro!!!
Distinti saluti,
Antonio Larosa