Più volte abbiamo fatto notare come “Piazza Facebook” si sia del tutto sostituita a Piazza della Vittoria, Piazza Duomo, Piazza Umberto I, Largo Croci o al Corso Vittorio Emanuele. Intendendo, questi, come luoghi aggreganti, di incontro, di conciliabolo. D’altronde anche gli innamorati, ormai, non tubano più sui “poggetti”. Chattano, twittano, whatsappano. E noi, pur volendo scambiare qualche parola con qualche concittadino, quando ci rechiamo nella nostra Città natia, ci accorgiamo melanconicamente di essere solo degli “Strangers in the night”. Desolazione, solitudine. Quindi, altrettanto melanconicamente, volenti o nolenti, siamo costretti a spostarci a “Piazza Facebook”. E così cerchiamo notizie in appassionati “conciliaboli” come il “gruppo” (virtuale) “Sei di Teano” o il “gruppo” Eccellenze Sidicine”. Messaggi, “voci”, “esternazioni”, “commenti” che sembrano provenire da altre galassie. Segnali Wow, quei segnali radio a bassa frequenza che lasciano presagire una provenienza esterna alla terra. Tant’è. Così ci imbattiamo in un segnale Wow che disegna anche delle immagini (fast radio burst o busspup channel).
In questo caso, una vecchia fotografia che ha immortalato la Piazza del Duomo di Teano accompagnata da una didascalia: “Piazza del Duomo com’era prima del bombardamento del 1943”. Ecco, un esempio plastico di un cittadino innamorato e nostalgico del tempo che fu. E lo fa con un segnale Wow. Un cittadino che da un’altra galassia (Facebook) non può sapere come sono ormai trascorsi “anni luce” da quell’immagine. Non può sapere, perché se pur dotato di un Big Ear (antenne a tromba) la sua posizione si trova a 25.000 anni luce di distanza da Teano. Da allora le cose sono cambiate, eccome se sono cambiate! Il segnale Wow di ritorno ancora non lo ha raggiunto per comunicargli, ad esempio, che quella magnifica “vasca” di forma rotonda non trovasi più in quel sito, bensì spostata presso S. Maria La Nova. Un simulacro scheletrico, reietto e per questo allontanato dalla “convivenza civile”, con un senso di vergognosa discriminazione o di spietata condanna. Ancora non può sapere quel cittadino di un’altra galassia che, per rimediare “La Giunta Comunale ha approvato (24.07.2020) la delibera presentata dall’Assessore Maria Paola D’Andrea che prevede la riqualificazione di Piazza S. Maria la Nova e via Pioppeto. Un atto di indirizzo volto a sviluppare un’idea progettuale per riqualificare la piazza ed in particolare ristrutturare la storica fontana, denominata da tutti come la “vasca”.
Quel cittadino non sa pure il fatto che, qui da noi, tra il dire e il fare non siamo dotati di un Big Air e che anche noi dobbiamo fare i conti con lentissimi segnali Wow. Se a questo si aggiunge che, qualora venisse “ideato un atto di indirizzo, arriverà un’idea progettuale per riqualificare la piazza ed in particolare ristrutturata la storica fontana” tra circa 10.000 anni luce, ne serviranno altrettanti per ricevere il segnale Wow di ritorno. Chiamasi in astronomia “operazione shame” (operazione vergogna). Una “operazione” che non riguarda solo la vicenda “vasca”! Quel cittadino della “galassia Facebook” ricorderà come da adolescente gli batteva il cuore quando tubava e si approcciava alle prime pulsioni dell’amore sui “poggetti”!? Ebbene, ancora non gli saranno giunti i segnali Wow che, lì dove sostava trepidante e perso negli occhi dell’amata, non è più possibile tubare. Quei “poggetti” sono da tempo corpi in putrefazione, scheletri di architettura postmoderna. Mi spiego. Qui l’Amministrazione pur ritenendo, forse, in crisi i fondamentali principi dell’età moderna nonché gli stili delle avanguardie, non è incline nemmeno al recupero dei valori del passato.
Come vedi, caro concittadino della “galassia Facebook”, come qualcuno, che sempre in quella Piazza virtuale “commenta” che “in questo paese siete solo buoni a criticare ci sta poco da fare”, molto probabilmente sei in buona compagnia in quanto a constatazione della situazione. Con una differenza, tu hai problemi di “connessione con la terra”, altri hanno problemi di “connessione con la realtà dei fatti”. Occhio non vede, cuore non duole. Poi, in seguito, parleremo di altre situazioni. Della viabilità, della pulizia di strade e luoghi comuni, del Monumento dell’Incontro di Teano, dello sviluppo economico e turistico, del futuro dell’Ospedale, degli edifici scolastici, delle condotte idriche, etc.. Però caro concittadino della “galassia Facebook”, dovrai accontentarti delle immagini “postate” da noi che soffriamo in questo luogo. Non potremo consolarti con immagini come quella di “Piazza del Duomo com’era prima del bombardamento del 1943”.
Pasquale Di Benedetto