Vorremmo, ci sia consentito, contestare in parte le affermazioni contenute in un post su Facebook di oggi dove qualcuno, molto addentro alle cose comunali, almeno fino all’altro ieri, ha definito addirittura clamorosa la presenza in Comune di un dipendente di cui si erano perse le tracce almeno da due anni a questa parte.
Non c’è niente di clamoroso in quello che si è verificato nelle stanze del Comune questa mattina! Forse è bene parlare di Miracoloso!
Il ritorno all’ovile di un dipendente assente da circa due anni (24 MESI) per motivi di salute ( così si vociferava) non può essere attribuito a qualcosa di umanamente e scientificamente comprensibile, al massimo si può parlare di una clamorosa coincidenza ma tanto, tanto coincidente. Forse occorre invece rivolgere lo sguardo a qualcosa o qualcuno che sta sopra di noi, che noi non possiamo raggiungere, solo invocare.
Ricordo a tutti i teanesi che pure ieri hanno seguito come un fiume in piena, la processione del nostro caro, amato S.Antonio. Il frate Santo conosciuto e venerato anche perché pare che faccia 13 grazie al giorno e allora perché non attribuirgli anche questo miracolo? Perché forse noi non lo meritiamo? e che ne dite delle intercessioni che gli saranno arrivate che ne invocavano il ritorno in cambio di voti (religiosi naturalmente!) e tante candele accese?
E’ un giorno di festa oggi, viviamolo per quello che è ed al signore che ci ha apostrofato severo:” Ma chi vi dice che sia una grazia?” Lo abbiamo invitato ad osservare ciò che accadeva nel frattempo presso gli uffici comunali: alcuni impiegati in lacrime, altri estasiati in preghiera davanti alla immaginetta del Santo e ci siamo limitati a rispondere solo:” Porta pazienza, il tempo è galantuomo e poi in tempo di cambiamento un po’ di scetticismo è quasi fisiologico. Ma poi pensandoci bene a noi conviene pensare ad un miracolo, immagina se così non fosse stato, ma…boccaccia mia statti zitto!”
Severino Cipullo