Caro Direttore,
nella mia qualità di Consigliere comunale di opposizione, ho presentato in data odierna una interrogazione al Presidente del Consiglio Comunale, dott. Carlo Giorgio, per sottolineare lo stato di degrado in cui, almeno fino ad ieri, versava l’area verde della Fiera Di tale situazione squallida dava conto peraltro, con dovizia di particolari, anche un articolo apparso oggi sul Corriere di Caserta nella pagina di cronaca Teano-Vairano. Spero di avere così allertato l’Amministrazione comunale nella direzione di un intervento urgente per riparare all’incuria e all’abbandono in cui versa tutta la zona adiacente il Santuario. Una situazione assolutamente intollerabile soprattutto in coincidenza con la tradizionale processione del Santo per le vie della Città, alla quale è prevista, come sempre, la partecipazione di una fiumana di devoti , che accorrono numerosi anche dai Comuni limitrofi. . Io credo, caro Direttore, che la festa di S. Antonio rappresenti davvero l’ultimo baluardo di una serie di tradizioni autentiche, molte delle quali ormai scomparse, per le quali la città di Teano era meritoriamente conosciuta anche fuori dell’ambito regionale. Non è concepibile compromettere per negligenza e disattenzione degli Amministratori un tale patrimonio storico, nel quale si riconosce da tempo la stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Si discute ormai da decenni sulla necessità di un intervento serio della civica Amministrazione per il recupero della Collina di S. Antonio, in relazione ai valori religiosi, storici e paesaggistici del luogo. Ma, dopo tante promesse, che prefigurano spesso interventi per centinaia di migliaia di euro, questa Ammnistrazione, ahimè, non riesce nemmeno a togliere i sacchi di immondizia accostati vicini alle piante e a rendere vivibile, o almeno praticabile, l’unico spazio verde disponibile sulla Collina per l’intrattenimento di bambini ed anziani. Questo stato di cose è ormai insostenibile. D’altra parte, l’inerzia e l’immobilismo della Civica Ammnistrazione si notano ancora di più se raffrontati – senza per questo mischiare il sacro con il profano – con l’impegno di risanamento conservativo del Convento e dell’area circostante portato avanti meritoriamente, ormai da anni, dai Frati del locale Convento, ai quali, credo, debba andare il riconoscimento sincero del popolo di Teano.
Cordiali saluti.
Emiddio Scoglio