Malgrado le condizioni climatiche poco favorevoli, la stagione della raccolta è alle porte e l’ordinanza adottata che vieta l’utilizzo di macchinari per la raccolta di nocciole, dimostra quanto questa Amministrazione sia lontana dalla realtà e poco attenta alle esigenze di un settore che alimenta in modo importante l’economia della nostra città.
L’ordinanza n.13 vieta l’utilizzo di macchinari per la raccolta delle nocciole durante i periodi di siccità, in prossimità di centri abitati e comunque a distanza inferiore di 200 mt da immobili e civili abitazioni, quindi, ovunque.
La violazione inoltre prevede una sanzione amministrativa pecuniaria per i trasgressori di tale divieto.
Questo provvedimento è totalmente sconnesso dalla realtà se si considera che le operazioni di raccolta sono circoscritte in un lasso di tempo limitato e necessitano dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche.
Quello del nocciolo rappresenta un comparto che esprime una produzione importante sia in termini quantitativi che qualitativi, forse è l’unico capace di produrre reddito in un settore, quello agricolo, già in forte difficoltà, a causa delle dinamiche che ben conosciamo.
Il settore infatti, si configura come una fetta importante dell’economia Sidicina, per svariati milioni di euro, mettendo in moto un indotto con forti margini di crescita, è per questo che sottolineo l’assurdità di tale ordinanza piuttosto mi preoccuperei di avviare percorsi tesi alla valorizzazione, mediante certificazioni di qualità, insieme a processi di natura aggregativa.
L’agricoltura come altri innumerevoli temi, pare sia scomparsa dall’agenda politica dei nostri amministratori in questi anni ed è triste constatare che non si è riusciti a comprendere che in un tempo in cui tutto viaggia alla velocità della luce, la politica è rimasta a guardare.
Il malcontento degli agricoltori, delle organizzazioni di categoria e della società civile è tale da non escludere una petizione popolare per chiedere con forza la revoca di tale ordinanza.