Concittadini,
sapete cosa penso? Penso che sia giunta l’ora di reagire. E’ giunta l’ora che tu individuo ti rendi un UOMO libero.
Sidicino lotta per una politica sociale al servizio del popolo e non dei partiti.
E’ risaputo che il quadro politico cittadino da anni è disastroso, in realtà non c’è mai stato un ricambio politico atto a migliorare le condizioni ambientali della città. Il “nuovo”, parola astratta, a Teano non esiste, non può esistere; esiste solo roba vecchia; soliti discorsi, solite promesse, soliti proclami, soliti interessi prettamente personali. Qualche anno fa, se vi ricordate, ho parlato di “ORGOGLIO”, di “ORGOGLIO SIDICINO”; ancora oggi non lo noto. E quindi? Quindi in tale contesto sorge una domanda spontanea; ma il senso di dignità è presente? Mi vergogno ad essere così pungente o meglio ancora sgradevole nei vostri confronti, purtroppo è la realtà dei fatti che mi inducono a pensarlo. Ma, dico io, com’è possibile che in ambito cittadino non esiste e non si genera un movimento “trasversale” di iniziativa popolare connotato dal cambiamento?
Dal 1955 non c’è mai stato un ricambio di amministratori atto a migliorare le condizioni socio-ambientali della Città. Ma è mai possibile che in tutta Teano e frazioni non esiste un individuo in possesso di una dottrina moderna tesa al benessere comune, capace di parlare al popolo, diffondere e realizzare un programma per il recupero del centro storico, provvedere alla sistemazione della viabilità, dei marciapiedi, se così li vogliamo chiamare, creazione di aree verdi per vecchi e bambini, qualcuno capace di prodigarsi per la riapertura dell’Ospedale Civile? Quando si farà appello all’etica, alla laboriosità, all’integrità per contrapporsi all’ipocrisia, all’inefficienza e alla corruzione che hanno caratterizzato e caratterizzano le oligarchie politiche, economiche, sociali e culturali e ne rivendicano il primato, quale fonte di legittimazione del potere, al di sopra di ogni forma di rappresentanza e di mediazione? Rifarsi al Mazzini, al binomio “Dio e Popolo”.
Oggi, in tutta Italia abbiamo la cattiva prova che l’attuale classe dirigente ha dato di sé; nel fossato che si è creato fra “quelli che stanno in alto” ed appaiono dediti agli interessi personali e politici di partito e “quelli che stanno in basso”, gli uomini qualunque, il popolo. I politici d’oggi hanno mostrato nella loro immagine di essere spocchiosi, fumosi e freddi. Ecco perché è indispensabile che nasca un movimento di pensiero nuovo, genuino per restituire al popolo il comando che gli è stato sottratto, ed avere una voce collettiva scegliendo un capo che non si dia arie di superiorità, ma dimostri di avere le giuste doti ordinarie alle quali affidarsi.
Ecco, parliamo di piazza, l’agorà. In realtà la piazza, di per sé, non può sostituirsi ai partiti. Può promuovere, però, movimenti che raccolgono la protesta verso la politica ufficiale. Va detto, però, che i movimenti nati genuinamente non hanno una grande capacità di mobilitazione (fatto salvo il movimento elettorale), perché il loro seguace-tipo vuole soprattutto essere lasciato in pace e vivere la propria vita. Questo è sbagliato.
Cittadini in realtà siamo più vicini alla maggioranza silenziosa che alle minoranze rumorose, che non mollano l’osso (il potere) e non perdono occasione di scendere in piazza per manifestazioni di apparente interesse sociale.
Non è richiesta una bandiera politica o un carattere acceso, basta avere la voce per chiedere una società fatta dalle più elementari regole del vivere civile e democratico.
Faccio appello alla “dignità”, a quel rispetto che l’uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati.
Sidicino, non sentirti inutile quando ti lasciano inutilizzato, sappi che rimani pur sempre un Uomo libero!
Mario Biscotti