E’ da un po’ di tempo, esattamente da quando è stato dato ufficialmente e pubblicamente l’annuncio del progetto La Precisa, da parte dell’Amministratore Delegato della Società Napoli Est S.r.l. Dott. Antonio Valestro, proprietaria dell’area industriale dismessa , che a Teano non si parla d’altro o perlomeno è l’argomento più gettonato.
Ognuno dice la sua, spesso condizionati dalle notizie in loro possesso, che non sempre sono complete. C’è chi tira un sospiro di sollievo perché individua una buona soluzione per un’area tristemente famosa per le note vicende, legate prevalentemente al tipo di produzione ed anche per i riflessi che l’iniziativa potrebbe avere sull’intera economica cittadina, altri invece, e fortunatamente sono sempre di meno, paventano i soliti antichi pregiudizi: questi vengono, prendono i soldi e vanno via! Dimenticano, questi ultimi, che sono finiti i tempi della Cassa per il Mezzogiorno. Oggi nessuno ti regala niente e se non hai un progetto valido e credibile non ti fanno neanche entrare nelle stanze dei bottoni. Oltretutto in questa vicenda sono molti a metterci la cosiddetta faccia: a partire dal Sindaco, al presidente della Camera di Commercio, alla Confindustria, al Presidente delle cooperative del nocciolo, al CNR, all’associazione produttori canapa.
Ma queste sono cose che capitano ovunque, sappiamo bene che gli italiani sono un popolo di commissari tecnici, di cantanti, attori, metereologi, e dunque c’è spazio anche per la categoria degli esperti in politica industriale.
Spesso quindi ci si ferma a parlare con i concittadini del più e del meno per ascoltare gli aneddoti, le notizie e le vicende personali che caratterizzarono soprattutto gli ultimi anni della fabbrica La Precisa. Proprio in una di queste occasioni ci siamo imbattuti nel rag. Antonio De Masi, apprezzato responsabile del personale della fabbrica di bombe La Precisa, fino alla chiusura dell’attività per fallimento.
Si commentava del progetto proposto dalla Napoli Est e della circostanza che uno dei maggiori probabili protagonisti di questa avvincente avventura sarà l’imprenditore Claudio Papa, contitolare della Dolceamaro srl con stabilimento a Monteroduni (IS) famoso marchio mondiale di prodotti dolciari: confetti, praline, cioccolatini e altre leccornie varie. Il nostro interlocutore si illumina in volto e ci anticipa che vuole raccontarci un episodio accaduto proprio all’inizio degli anni 90, quando l’attività di produzione delle bombe a mano, anche se in misura ridotta, era ancora in corso.
“A fine settembre 1990, racconta Antonio, le maestranze chiesero ed ottennero di poter commemorare con una funzione religiosa, nel poligono di tiro, la morte prematura di Paolo Diana, uno dei tre dipendenti collaudatori coinvolti in una esplosione, mentre effettuavano i collaudi previsti proprio sul poligono di tiro.
Fu invitato a partecipare S.E. Mons. Tommasiello, questi non solo assicurò la sua presenza, ma diede anche la sua disponibilità ad officiare la S. Messa . Il giorno stabilito per la funzione S. E. Tommasiello nel porgere i saluti alla Dirigenza aziendale, all’atto del commiato affermò : “ Auguro che in questa azienda si possa produrre, per il futuro, cioccolattini e non più armamenti”.
Il racconto di Antonio rapportato a quanto sta accadendo in questi giorni sa tanto di premonizione.
Il vescovo Tommasiello è ancora vivamente presente dei ricordi e nei cuori dei fedeli dell’intera diocesi di Teano-Calvi, tutti ricordano le battaglie che lui personalmente faceva per difendere gli interessi dei lavoratori, per salvare l’ospedale di Teano e ovunque necessitava la sua presenza, lui c’era.
Il suo auspicio, pronunciato in un momento particolare, sembrò quasi fuori luogo, ed invece oggi parliamo di una iniziativa industriale che si pone l’obiettivo di riqualificare l’area individuando come uno dei comparti industriali principali, la lavorazione di nocciole e mandorle destinate proprio alla produzione di confetti, praline e i cioccolattini cui faceva cenno mons. Tommasiello.
Certo è che, se si mette insieme un Vescovo (Tommasiello) ed un Papa (imprenditore) si può ben affermare che ci sono tutti gli ingredienti per realizzare quello che, in altro articolo definimmo “un sogno” oggi promosso alla categoria dei “miracoli”.