La Protezione Civile chiede al governo di prorogare di altri sei mesi lo stato d’emergenza sanitario causato dal Coronavirus dichiarato a fine gennaio, dunque in vigore fino al 31 luglio 2020. Una proposta da cui, secondo quanto scritto nel documento contenente tutte le proposte per il decreto Rilancio che aspettavamo ad aprile ma che non è ancora uscito, “non derivano nuovi o maggiori oneri” per le casse dello Stato.
La relazione tecnica sottolinea che questo provvedimento si limiterebbe a prorogare la durata dello stato d’emergenza e delle contabilità speciali “per il proseguimento degli interventi necessari, nel limite delle risorse già stanziate gli stessi”. Nessuna nuova spesa per lo Stato, quindi. Il parere della Ragioneria generale dello Stato prevede una riformulazione, però, del comma 2, con l’obiettivo di “escludere qualsiasi effetto finanziario negativo” che potrebbe derivare dalle proroghe.
Per questo la richiesta è di inserire nel testo un riferimento al fatto che la proroga avvenga “nell’ambito delle risorse già stanziate a legislazione vigente per i relativi stati di emergenza”.
E si arriverebbe così a gennaio 2021.
Sembra possibile? Siamo ancora solo a maggio di un 2020 non vissuto…
Maria Flora Grossi