Un amico lettore ci ha scritto chiedendoci il motivo per cui il nostro giornale non ha pubblicato alcuna notizia su quanto si sta verificando in questi ultimi due giorni in città. Persone che avvistano nubi ( qualcuno le ha definite tossiche) in lontananza e l’attribuiscono all’impianto di trito vagliatore sulla Casilina, l’impianto di Campania Energia srl, autorizzato dalla Regione Campania al trattamento di rifiuti non insalubri, altri concittadini che in diverse zone della città avvertono cattivi odori sulla cui natura e provenienza non ci sono certezze.
Il motivo di questa assenza di notizie, ma non c’è ne uno solo , semplicemente perché non esiste una nube tossica ma solo una nube bassa creata da un fenomeno atmosferico visibile lungo tutta la dorsale della Casilina comparso nelle prime ore della mattinata di ieri e ricomparso anche questa mattina. Abbiamo visionato numerose foto pervenute in redazione, abbiamo verificato telefonicamente con alcuni abitanti della zona Quaglieri ma ci è stato risposto che loro non avevano notato alcuna nube proveniente dall’impianto di Campania Energia bensì una nuvola bassa estesa che proveniva da lontano ma che sembrava più una nuvola che non fumo. La segnalazione si è ripetuta questa mattina ed allora, sollecitati anche da un cittadino, solitamente molto premuroso dell’interesse della città, ci siamo recati sul posto e qui abbiamo avuto la conferma che la nube altro non era che una dilatazione atmosferica bassa che si estendeva più o meno lungo l’asse della Casilina.
Dunque per la nube, cessato allarme. Resta invece il fenomeno della puzza, segnalata in varie parti della città ed in diverse ore della giornata. Questa non è una sensazione ma una certezza, la puzza, non identificabile, esiste ma non se ne riesce ad individuare la provenienza e la natura. Chi parla di letame, chi invece fa riferimento agli scarti della lavorazione delle olive, chi addirittura ipotizza la putrefazione di carogne di animali (ma in questo caso si tratterebbe di un intero zoo) insomma il problema esiste ma, la cosa più grave è che non si riesce ad identificarne l’origine. La psicosi, cui fanno riferimento coloro che hanno interesse a sdrammatizzare potrebbe si giocare brutti scherzi, vedi il caso della nube, ma qui ci troviamo di fronte ad una situazione reale e percepita da molti ed in diverse zone della città, magari interessate in tempi diversi a seconda delle correnti d’aria. Ipotesi non ne facciamo anche perché, in questi casi chi deve pronunciarsi non è certamente un giornale, bensì gli organismi che sono istituzionalmente investiti sia dell’autorità che della competenza specifica.
Al momento non si hanno notizie in merito e la prudenza regna anche nel palazzo comunale e traspare dalle dichiarazioni raccolte dal delegato all’ambiente, l’assessore Carlo Cosma Barra che dichiara di essere in attesa dei risultati delle indagini, non solo in merito all’aria maleodorante che da due giorni si percepisce in città ma anche dalle verifiche in corso sulla documentazione e sulla ispezione programmata presso l’impianto di trito vagliatore sulla Casilina per verificare la natura dei rifiuti trattati, la tipologia di trattamento e la regolarità delle procedure autorizzative.
Prudenza certo ma anche sollecitudine nello svolgimento di alcune verifiche che servirebbero a tranquillizzare una opinione pubblica già fortemente scossa dalle notizie che ogni giorno i mezzi di informazione ci propinano sulla situazione ambientale della nostra provincia, sui vari livelli di responsabilità politica, imprenditoriale, finanziaria che per decenni ci hanno tenuto nascosto la grande tragedia che si consumava ai danni delle nostre popolazioni.
Severino Cipullo